Scuola: niente DaD fino a fine mese per la Campania

Scuola: niente DaD fino a fine mese per la Campania

Sospesa l'ordinanza sulla DaD firmata nei giorni scorsi da De Luca: anche gli studenti campani di elementari e medie inferiori torneranno in classe.
Scuola: niente DaD fino a fine mese per la Campania
Sospesa l'ordinanza sulla DaD firmata nei giorni scorsi da De Luca: anche gli studenti campani di elementari e medie inferiori torneranno in classe.

Niente didattica a distanza fino al 29 gennaio per gli studenti di elementari e medie inferiori che frequentano gli istituti della Campania. A stabilirlo il TAR della Regione, accogliendo il ricorso presentato da alcune famiglie e sospendendo di fatto l’ordinanza firmata nei giorni scorsi che li avrebbe voluti connessi alle lezioni da casa, almeno fino al 29 gennaio.

Sospesa l’ordinanza di De Luca sulla DaD in Campania

A firmarla Vincenzo De Luca, intenzionato a impedire il rientro in classe con le modalità adottate nel resto del paese, preoccupato per la situazione relativa ai contagi, alla circolazione della variante Omicron e ai posti occupati nelle strutture sanitarie.

Nelle ore scorse lo stesso governatore era intervenuto sulla questione DaD attraverso i suoi profili social, confermando di aver trasmesso la documentazione richiesta (PDF) dal Tribunale Amministrativo Regionale e condividendo una sintesi della relazione stilata dall’Unità di Crisi, concentrandosi su alcuni aspetti in particolare:

  • RT di ospedalizzazione pari a 1,78 (raddoppio dei ricoveri COVID in arco settimanale);
  • esaurimento posti letto pediatrici COVID nella regione con popolazione più giovane d’Italia;
  • blocco già decretato delle attività sanitarie di elezione;
  • previsione di certo esaurimento di posti letto di degenza COVID nel breve periodo in mancanza di misure immediate.

Le misure nazionali, quelle stabilite con l’approvazione dell’ultimo decreto, sono state definite inattuabili e del tutto virtuali, almeno all’interno del territorio campano, dove sono state individuate difficoltà legate al tracciamento dei contatti e ai carichi gestiti dalle ASL.

In caso di sospensione dell’ordinanza vi sarebbe un danno irreparabile per la popolazione giovanile, data la previsione del picco dei contagi per fine gennaio, in presenza di una bassissima percentuale di vaccinazione sotto i 12 anni.

Prendendo in considerazione l’Italia intera, il 16,74% della popolazione under 12 (5-11 anni) ha ricevuto almeno una dose di vaccino. In Campania, stando all’ultimo report settimanale del governo aggiornato allo scorso venerdì (PDF), la quota si attesta al 15,30%.

Fonte: ANSA
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Pubblicato il
10 gen 2022
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