Cadono gli indugi, e forse anche qualche tabù, nel momento in cui Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, lo fa capire esplicitamente per la prima volta: quando la scuola ripartirà nel mese di settembre, la didattica a distanza sarà più di una opzione. Nulla di ufficiale, né di concretamente argomentato, ma i dubbi relativi al progredire del contagio non consentono al momento previsioni certe su quel che accadrà. Ecco perché il Governo, in attesa di avere feedback più precisi circa le risultanze delle attuali misure di contenimento del Coronavirus, ipotizza quella che potrebbe essere la ripartenza del futuro anno scolastico.
L’ipotesi dell’e-learning come nuovo standard sarebbe al momento al vaglio presso il Consiglio dei Ministri. Qualora fosse necessario anche nel prossimo autunno adottare misure di contenimento quali isolamento, mascherine e distanze di sicurezza, la scuola tradizionale dovrà giocoforza fare un passo indietro per evitare l’effetto “classi pollaio” che moltiplicherebbero il contagio e la ripartenza del virus nelle case.
C’è il tempo per studiare un piano B e così si sta facendo, avendo peraltro la possibilità di sfruttare questi mesi residui dell’infausto anno scolastico 2019-2020 come grande esperimento in vista di settembre.
Un sito per l’e-learning
Il ministero nel frattempo sta correndo per cercare di allineare l’intero Stivale sui binari dell’e-learning:
Oltre cento scuole già pronte a gemellarsi con gli istituti chiusi per il coronavirus, per supportarli nell’attivazione della didattica a distanza. Più di venti ore di webinar a disposizione, grazie alla collaborazione con l’Indire, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, fra i più antichi Enti di ricerca del Ministero dell’Istruzione (MI).
Spiega Lucia Azzolina:
Nei territori in cui le lezioni sono state sospese per l’emergenza sanitaria molte scuole hanno cominciato ad attivarsi, su base volontaria, per la didattica a distanza. Altre ci hanno segnalato di volerlo fare, ma di avere bisogno di supporto. Per questo, come Ministero ci siamo messi al fianco delle istituzioni scolastiche con una pagina web dedicata, disponibile da oggi. Un lavoro in progress attraverso il quale le scuole interessate possono accedere a strumenti di cooperazione e scambio di buone pratiche, gemellaggi con istituti scolastici che hanno esperienze avanzate di didattica digitale, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate per la didattica a distanza. Le istituzioni scolastiche possono usufruire di questi strumenti in modo del tutto gratuito e su base volontaria.
Una apposita pagina sul sito del MIUR è stata predisposta per raccogliere le risorse e le esperienze utili per correre nella direzione della didattica a distanza, affinché tutti gli istituti scolastici possano allinearsi e farsi trovare pronti all’appuntamento. Pochi mesi per recuperare anni di ritardi, per presentarsi poi all’esame dell’e-learning quando il nuovo anno scolastico sarà alle porte. Potrebbe essere una rivoluzione: non arriverà sulle ali dell’entusiasmo, ma sotto i colpi violenti della Covid-19.