Il liceo statunitense Lower Merion , accusato di utilizzare le webcam dei portatili forniti agli studenti per spiarli nell’intimità delle loro stanze, sembrerebbe poter tirare un sospiro di sollievo: le autorità federali hanno annunciato che non intendono perseguire gli amministratori scolastici sospettati di esser coinvolti dello spionaggio dei ragazzi.
Secondo il procuratore Zane David Memeger, che ha condotto le indagini preliminari, non vi sarebbero indizi di intento criminale “oltre ogni ragionevole dubbio” nella presunta sorveglianza. Questo significa che nessun procedimento di giustizia penale verrà condotto nei confronti delle autorità scolastiche accusate dai ragazzi.
La privacy dei ragazzi, secondo l’accusa fotografati tramite webcam nel privato delle loro camere, a letto o addirittura “solo parzialmente vestiti”, potrà dunque cercare giustizia solo nella causa civile presentata da uno studente e un ex studente, che può proseguire indipendentemente da quella penale.
Claudio Tamburrino