Scuole e Università sono il bersaglio perfetto per i cybercriminali

Scuole e Università sono il bersaglio perfetto per i cybercriminali

Il 2024 non è un anno felice per scuole e università che sono state protagoniste di una forte crescita delle minacce informatiche.
Scuole e Università sono il bersaglio perfetto per i cybercriminali
Il 2024 non è un anno felice per scuole e università che sono state protagoniste di una forte crescita delle minacce informatiche.

Purtroppo il 2024 si è rivelato un anno particolarmente negativo per scuole e università che hanno visto una forte crescita delle minacce informatiche e cybercriminali nel settore dell’istruzione. I dati registrati dai ricercatori di Check Point non sono rassicuranti e fanno emergere diverse insufficienze in tema di sicurezza informatica e protezione dei dati:

  • 3086 attacchi per organizzazione a settimana;
  • 275 attacchi in più rispetto al 2023;
  • 4730 attacchi settimanali al settore istruzione/ricerca in Italia negli ultimi sei mesi;
  • 53,2% di attacchi in più in Italia rispetto alla media mondiale nel settore istruzione/ricerca;
  • 12234 nuovi domini creati in relazione a scuole e istruzioni nel mese di luglio 2024.

Di conseguenza, questi dati preoccupano non poco perché a rischio ci sono tantissimi dati sensibili. Basti pensare a quante informazioni vengono registrate nei database di scuole e università come nomi, cognomi, numeri di telefono, indirizzi email e molto altro che i cybercriminali possono rubare. Le conseguenze a questi data breach sono importanti.

Anche le reti WiFi di scuole e università possono essere facilmente violate dai cybercriminali che così riescono ad accedere ai dispositivi connessi. Insomma, una situazione che fa emergere quanto il settore dell’istruzione abbia misure di sicurezza informatica ancora insufficienti. Per questo è diventato il bersaglio primario per i criminali informatici.

Scuole e Università sotto attacco dei cybercriminali

Le statistiche raccolte da Check Point confermano che scuole e università sono sotto attacco di cybercriminali esperti. Anche l’Italia non resta indietro, preoccupando i maggiori esperti di sicurezza informatica per le misure ancora inadeguate messe in campo dal settore dell’istruzione. Gli esperti di Check Point hanno spiegato perché questo settore è preso di mira:

Parte dell’interesse è dato dall’enorme numero di dati personali conservati dagli istituti scolastici. Nella maggior parte delle aziende si tende ad avere solo dipendenti, mentre nelle scuole, nei college e nelle università non ci sono solo dipendenti come insegnanti e docenti, ma anche studenti. Con un numero così elevato di persone, le reti del settore sono molto più ampie, più aperte e più difficili da proteggere. Inoltre, ciò significa anche che ci sono molte informazioni di identificazione personale (PII) che possono essere utilizzate per scopi finanziari.
Gli studenti non sono dipendenti vincolati a rigide linee guida aziendali sull’accesso appropriato alle reti. Portano i propri dispositivi nelle scuole e nei campus, lavorano da alloggi condivisi con gli studenti e si collegano al Wi-Fi pubblico gratuito senza pensare ai rischi per la sicurezza. Questa combinazione ha contribuito a creare la tempesta perfetta.

Se sei uno studente dovresti provvedere a installare sui tuoi dispositivi un sistema di protezione dalle minacce informatiche adeguato. Non stiamo parlando solo di antivirus, ma anche di VPN che garantiscono un elevato livello di sicurezza quando i tuoi dispositivi sono connessi alle reti WiFi di università e scuole, obiettivo principale dei cybercriminali. Ricordiamo anche quanto è importante scegliere una protezione dagli attacchi di email di phishing realizzati con domini rubati.

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Pubblicato il
5 set 2024
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