Roma – Il nuovo iPhone UMTS integra in standard un ricevitore A-GPS, novità che ha incontrato grande favore da parte degli utenti. Ma la novità è che il terminale potrebbe non accogliere tutti i software di navigazione concepiti specificatamente per la sua piattaforma Mac OS X Mobile. Anzi, sarebbe vietato realizzarli!
Difatti, la licenza di utilizzo associata al kit di sviluppo dell’iPhone e dell’iPod Touch nella sua sezione “3.3.7” specifica molto chiaramente che le “applicazioni non possono essere concepite o commercializzate per delle funzioni di guida in tempo reale; con presa di controllo autonomo o automatico dei veicoli, aerei o altri terminali meccanici; spedizioni o gestione di flotte; o urgenze o funzioni di salvataggio”. Quindi né navigazione assistita (come fa qualunque software di navigazione), né fleet management.
È un elemento che si aggiunge ai quesiti suscitati dal recente annuncio dell’azienda olandese TomTom circa la compatibilità del suo TomTom Navigator con la più recente versione 3G+ e GPS dell’iPhone ed alla successiva smentita .
Chissà, a questo punto, in quale altra misura Apple potrebbe licenziare il suo sistema di sviluppo per consentire agli sviluppatori di software di navigazione – come TomTom, Navigon, Garmin o Destinator – di concepire in maniera totalmente legale delle applicazioni per il suo Melafonino di ultimissima generazione. Esiste una licenza SDK diversa?
Di sicuro non è molto interessante commercializzare uno smartphone GPS senza un software associato, a meno che Apple non abbia firmato un accordo di esclusiva con un’azienda in particolare, o perfino che speri di sviluppare l’applicativo GPS in proprio. In ogni caso, una limitazione simile, all’interno della licenza, potrebbe risultare in aperta contrapposizione con i più basilari principi antitrust.
L’iPhone v2 verrà rilasciato in commercio con Google Maps ed una funzione per essere localizzati in tempo reale su una mappa, software che non include però né la guida vocale né le indicazioni sull’itinerario ancora da percorrere. E sembrerebbe, infine, che la licenza di utilizzo del kit di sviluppo dell’iPhone/iPod Touch pubblicata da Apple sia la medesima utilizzata da Google per le API del suo software Google Maps.
Si attendono chiarimenti da Apple, o aggiornamenti sulla sua licenza che risolvano i quesiti aperti.