“Il 6 ottobre DoubleTwist vi offrirà un’alternativa”. Così l’enfatico finale di una recente pubblicità che ha subito iniziato a fare il giro del web. Il perché è presto detto: una formosa ragazza dai capelli viola sta correndo con un pesante martello tra le mani, mentre una massa indefinita di sagome nere assiste al monologo di un oscuro grande fratello. Vano il tentativo di inseguimento della milizia, la ragazza lancerà il martello verso l’enorme schermo, facendolo esplodere in frantumi di luce bianca.
Tra i più giovani, forse, questa pubblicità potrebbe non attivare alcun ricordo, ma chi ha assistito, direttamente o meno, al SuperBowl del 1984 rivivrà il momento come un inaspettato déjà vu. Il video è la riproposizione in tempi moderni di quello che Apple lanciò in occasione della prestigiosa finale di football americano, passato alla storia come uno dei più sorprendenti e redditizi. A realizzarla, DoubleTwist, la società creata da Jon Lech Johansen (in arte DVD Jon) per far girare iTunes su qualsiasi dispositivo. Obiettivo: annunciare un nuovo update del software.
Venticinque anni sono passati da quel 1984. All’epoca il predominio apparteneva ad IBM, raccontato dallo spot Apple come un padrone totalitario che rendeva gli uomini grigi e senza capacità di pensare in maniera alternativa. Quindi la ragazza bionda, il martello e una dichiarazione finale: “il 24 gennaio, Apple Computer introdurrà il Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come quel 1984”. La Mela colorata sembrava troneggiare come il simbolo di una ribellione del pensiero tecnologico guidata da Steve Jobs.
Alla fine del 2009, quello stesso Steve Jobs pare essersi trasformato nel big brother che aveva combattuto con tanto ardore, ripetendo frasi in uno schermo al di là dei suoi occhiali tondeggianti: “nessun’altra scelta dovrà distrarci dalla nostra gloria”. Quindi il martello con il simbolo di DoubleTwist, a liberare tutti gli esseri muniti di auricolare iPod. Un’altra mossa del nuovo ribelle DVD Jon, ormai il verme più ostinato e pericoloso all’interno della Mela.
Mauro Vecchio