C’è un errore fatale da non compiere quando finalmente in casa arriva la fibra: sottovalutare l’importanza del router in uso. Il rischio, infatti, è quello di creare un tremendo collo di bottiglia che vanifica gran parte del vantaggio che una connessione FTTH è in grado di offrire. Per capire la gravità di un errore simile, bisogna visivamente immaginare un grande tubo, di grande portata, in grado di far fluire molta banda fino al modem: se il tubo in uscita è piccolo, automaticamente l’erogazione sarà parametrata a quest’ultima portante. La similitudine è appropriata solo fino ad un certo punto, ma ha il vantaggio di rendere visiva la gravità di un approccio simile.
Wifi 6, fibra senza compromessi
Senza approfondire sulle cause, ma arrivando direttamente alle conseguenze, è pertanto possibile partire da questo presupposto: se la banda che entra in casa è quella ultraveloce che è in grado di garantire una connessione in fibra, allora la redistribuzione tramite rete Wifi deve essere basata su Wifi 5 o (meglio ancora) Wifi 6. Il Wifi 6 in particolare rappresenta il non-plus-ultra odierno, una scelta ottimale soprattutto nell’ottica di una casa connessa e di una evoluzione che in prospettiva porterà un numero di device connessi sempre maggiore. Una soluzione di questo tipo, ad esempio:
Il grande vantaggio è esattamente questo: la capacità del Wifi 6 di garantire una connessione affidabile, sicura e ben calibrata, in grado di risparmiare su tempi e tempi di latenza, tenendo connesso un alto numero di dispositivi. Quest’ultimo aspetto è fondamentale, poiché mette il router al centro del sistema nervoso della smart home: grazie al Wifi 6 viene gestito al meglio tanto il PC quanto la lampadina smart, tanto il tablet quanto il dongle per la TV, tanto il termostato intelligente quanto lo smartwatch. Una famiglia media può arrivare facilmente a decine di device connessi nello stesso momento, spesso con streaming all’attivo, sessioni di gioco, videochiamate e altri flussi particolarmente impegnativi: senza Wifi 6 tutto ciò non sarebbe ipotizzabile.
La logica di una rete mesh è inoltre pienamente confacente con una distribuzione a 5 GHz, dove la connessione è più efficace, ma dove la copertura arriva a distanze minori: più punti di distribuzione sono ideali per una copertura di massima efficienza all’interno di una rete univoca nella quale i device sono automaticamente connessi al router più vicino ed alla rete più raggiungibile.
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- Amazon Eero 6 + 1 extender (copertura 280mq) a 167 euro
- Amazon Eero 6 + 2 extender (copertura 360mq) a 209 euro
Una rete Wifi 5 va bene comunque? Assolutamente si, nella maggior parte dei casi è totalmente sufficiente per una normale navigazione, per lo streaming serale in tv e per semplici sessioni di gaming. La differenza nei due protocolli si sperimenta invece quando aumenta il numero dei dispositivi collegati in parallelo e aumenta l’esigenza di avere massime performance sempre e comunque.
Per una versione “Pro” della rete mesh, con copertura ancor più ampia e performance ancor più elevate, ecco la gamma dedicata che rappresenta il TOP disponibile:
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- Router Eero Pro 3 unità (fino a 560mq di copertura) a 447 euro (-30%)
Scegliere il Wifi 6 significa dunque aver compreso quali potenzialità possa davvero offrire la banda ultralarga, evitando di utilizzarla soltanto per una minima parte delle sue capacità. Scegliere il Wifi 6 significa eliminare l’ultimo collo di bottiglia e abbeverarsi a piene mani da quel che è il flusso in entrata. Wifi 6 significa non avere più ostacoli e non doversi chiedere perché uno streaming zoppichi, una sessione di gaming incespichi o una videochiamata non funzioni come ci si potrebbe attendere: Wifi 6 significa scegliere di poter godere davvero in pieno della propria fibra, senza “se” e senza “ma”.