Il problema della detenzione non autorizzata di cellulari nelle prigioni statunitensi è diventato talmente importante da richiedere la discesa in campo di “squadre speciali” a quattro zampe, addestrate per scovare i detenuti che nascondono i dispositivi.
Un’iniziativa avviata sia in New Jersey che in Virginia, dove cani speciali entrano nelle carceri alla ricerca di cellulari. Così, sarebbero già 35 i detenuti individuati in questo modo mentre mantenevano contatti con l’esterno. Questi ultimi si andrebbero ad aggiungere alla lista dei 400 telefoni scoperti nelle prigioni degli States dall’inizio dell’anno.
Un sistema, quello dei cani addestrati per fiutare i dispositivi, che sembra funzionare, fornendo così la soluzione ad un problema. In passato, le unità cinofile erano state già utilizzate con successo per individuare CD e DVD illegali.
Federica Ricca