Non ha atteso il terzo strike Tony LaRussa, allenatore della squadra di baseball dei St.Louis Cardinals, per portare in tribunale Twitter: sul nido di tecno-fringuelli si sarebbe verificato quello che lui ritiene un reato equivalente alla violazione della proprietà privata , fatto che avrebbe attentato alla sua reputazione.
La colpa del servizio di nanoblogging in questo caso sarebbe di aver permesso la creazione di un finto account con le fattezze di LaRussa, la cui derivazione goliardica era peraltro ben evidenziata, e di aver permesso dunque la pubblicazione di diversi tweet a suo nome, alcuni non proprio edificanti.
L’avvocato di LaRussa ha dichiarato di aver provato per una settimana a mettersi in contatto con Twitter e, non avendo ricevuto alcuna risposta, ha presentato un’istanza presso un tribunale della California, in cui si intimava ai gestori del sito di rimuovere la pagina incriminata. In questo caso fare la voce grossa è servito: la pagina incriminata non compare più tra i risultati di ricerca.
Non vi sono ancora dichiarazioni ufficiali da parte degli amministratori di Twitter, i quali probabilmente sono ben consapevoli che tra le condizioni d’uso del portale vi è la possibilità di impersonare personaggi più o meno noti in maniera scherzosa, purché non si valichi il limite della decenza. Cosa che secondo LaRussa e il suo legale sarebbe accaduta in maniera eclatante.
Giorgio Pontico