Milano – È una decisione che farà discutere quella di AppNexus, network pubblicitario di dimensioni significative ( è secondo solo a Google per mole) che ha optato per la sospensione a tempo indefinito del sito Breitbart News a causa dei modi con cui sono riportati i contenuti ospitati sulle sue pagine. Contenuti di stampo conservatore, l’e-zine si è schierata con Trump durante le recenti elezioni, ma che secondo alcune segnalazioni inoltrate dai navigatori ad AppNexus sfociavano nell’incitamento all’odio ( hate speech ). Da qui l’iniziativa, che ovviamente si muove sul filo sottile che divide censura e libertà d’espressione .
Le posizioni di Breitbart News a favore di Trump non sono un mistero, tanto che addirittura il suo ex-presidente Steve Bannon è stato convocato dal presidente eletto per far parte del suo staff in vista della nomina di gennaio. In seguito a questa nomina AppNexus ha deciso di effettuare una verifica dei contenuti del sito e ha stabilito che violerebbe le sue regole su ciò che attiene “l’incitamento alla violenza”. In modo esplicito o implicito, il linguaggio utilizzato su Breitbart News è stato giudicato inappropriato stando a quanto riferito dal portavoce di AppNexus , Joshua Zeitz.
Quando si parla di linea sottile, ci si riferisce anche al modo in cui Zeitz ha provato a spiegare la decisione: il punto non sono i contenuti in sé degli articoli, il problema è proprio il linguaggio. Ma è evidente che diventa difficile fare distinzioni così precise, ed inevitabilmente c’è il rischio di leggere motivazioni politiche dietro la sospensione di Breitbart News dal network AppNexus. Tanto più che i contenuti di Breitbart News sono squisitamente politici: dunque è facile cadere nella tentazione di vedere una censura o una pressione indebita nella decisione presa. AppNexus ne fa invece una questione di policy : le loro inserzioni non devono essere associate a pornografia e violenza, punto e basta.
Di certo Breitbart News non ha semplificato il lavoro ad AppNexus: nelle scorse settimane si è fatto un gran parlare della testata per alcuni titoli e alcuni articoli piuttosto forti , che avevano come destinatari donne e musulmani. Titoli che hanno contribuito anche a una crescita sostanziosa del traffico diretto al sito, e che hanno senz’altro giocato un ruolo nel finale per molti versi inaspettato delle elezioni presidenziali USA. Altri network di inserzioni pubblicitarie continuano comunque a operare su Breitbart , senza che fino a questo punto siano state rilasciate dichiarazioni in merito o siano state paventate iniziative simili a quella intrapresa da AppNexus.
Luca Annunziata