SEA, attacco domino contro i grandi media

SEA, attacco domino contro i grandi media

Colpiscono un sistema di raccomandazione di news per colpire i siti che lo integrano: Washington Post, CNN e Time, per qualche ora, hanno dispensato link al sito della cybermilizia siriana
Colpiscono un sistema di raccomandazione di news per colpire i siti che lo integrano: Washington Post, CNN e Time, per qualche ora, hanno dispensato link al sito della cybermilizia siriana

Gli obiettivi erano Washington Post , CNN , Time , il vettore di attacco è stato un servizio di raccomandazione di news a cui i grandi media si appoggiano per suggerire approfondimenti ai propri lettori. La cybermilizia siriana che da mesi si scaglia contro le fonti di informazione online , e non solo , ha colpito di nuovo .


Nella giornata di ieri, racconta il Washington Post , uno dei giornali ad essere stati colpiti dall’offensiva del gruppo in qualche modo vicino al regime di al-Assad, i lettori di alcuni degli articoli venivano reindirizzati verso il sito della Syrian Electronic Army. Lo stesso è accaduto presso le pagine di CNN e di Time .


E la stessa SEA ad offrire una spiegazione: per operare sulle pagine dei giornali colpiti, il gruppo ha guadagnato l’accesso ai sistemi di gestione di Outbrain, il servizio di raccomandazione di news a cui si appoggiano i tre siti, a mezzo phishing. Mentre i portavoce dei tre siti hanno smentito la diretta violazione dei propri sistemi , con il Washington Post che ha rivelato però dettagli su un attacco condotto contro un suo singolo giornalista, Outbrain ha prontamente ammesso la breccia.

Il servizio è stato temporaneamente disattivato per consentire ai tecnici di metterlo in sicurezza, ed è tornato ad operare regolamente nelle scorse ore.

E mentre Time , Washington Post e CNN erano alle prese con le scorribande della cybermilizia siriana, anche il New York Times accusava qualche difficoltà . Non si è però trattato di un cyberattacco, hanno spiegato i vertici del quotidiano: a costringere offline il sito, un problema nel corso di un aggiornamento tecnico programmato.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
16 ago 2013
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