Un ex impiegato di Seagate si è detto pronto a testimoniare in tribunale che l’azienda per cui lavorava ha indebitamente utilizzato nei suoi hard disk una tecnologia per la riduzione del rumore messa a punto da alcuni ricercatori del MIT.
Tale tecnologia è al centro di una disputa legale che si trascina ormai da circa un decennio e che vede Seagate contrapposta a Convolve, la società fondata dai ricercatori del MIT per commercializzare la propria invenzione. Stando all’accusa, il celebre produttore di hard disk si sarebbe avvalso della tecnologia di Convolve senza autorizzazione, cancellando poi ogni prova del reato.
La testimonianza dell’ex impiegato di Seagate, Paul A. Galloway, potrebbe dare una svolta a questa lunga causa legale. Galloway, che la lavorato in Segate fino allo scorso luglio, afferma che l’azienda americana mostrò a lui e ad altri impiegati lo schema di funzionamento del sistema di riduzione del rumore di Convolve senza precisare che questo era coperto da un patto di riservatezza. Stando all’ingegnere, Seagate non solo fece circolare i dettagli della tecnologia di Convolve tra i suoi tecnici, ma li incoraggiò anche a discuterne e prenderne spunto per la realizzazione di un meccanismo anti-rumore analogo.
La causa legale che Convolve e il MIT hanno intrapreso contro Seagate risale all’anno 2000: in ballo c’è una richiesta di risarcimento danni pari a 800 milioni di dollari.
Alessandro Del Rosso