Facebook ha annunciato che i post pubblici degli utenti saranno ora indicizzati dal suo motore di ricerca.
La funzione , che sarà per il momento riservata agli utenti statunitensi di lingua inglese della sua versione browser e delle app iOS ed Android , in realtà era stata anticipata già a maggio , ma allora si parlava semplicemente di un sistema interno di ricerca di siti ed articoli condivisi all’interno dell’app del social network. In precedenza , peraltro, il sito in blu aveva iniziato a sperimentare un sistema di ricerca di tutto ciò che era stato condiviso dai propri amici, compresi dunque i singoli post ed aggiornamenti di stato contrassegnati da determinate parole chiave.
Ora l’ambito del search di Facebook diventa molto più vasto, arrivando ad indicizzare tutti i post pubblici degli utenti: la sfida è evidentemente nei confronti di Google, ma anche di Twitter, che oltre a mostrarsi su Google si è appena ritagliato uno spazio proprio come finestra sui commenti all’attualità in diretta.
A sua disposizione Facebook ha una miniera di due trilioni di post indicizzati e l’idea è quella di dare una nuova sfumatura al social, una sterzata verso gli argomenti di attualità ed i commenti live, per far restare gli utenti sulla piattaforma anche quando vogliono discutere di ciò che sta avvenendo nel mondo oltre la cerchia dei propri contatti.
Sempre in questo senso va letta la riorganizzazione dei risultati della ricerca, non più mostrati in flusso continuo ma separati in sezioni, con in cima i “Top Post”, ovvero quelli più condivisi e spolliciati .
Naturalmente i principali dubbi sono legati alla privacy, per cui gli osservatori stanno invitando a controllare le proprie impostazioni per verificare che in automatico i post condivisi non siano impostati come pubblici. Fuori dal controllo dell’utente rimangono invece i post in cui si viene menzionati o le condivisioni delle sue foto da parte di altri utenti.
Claudio Tamburrino