Search, il viavai di Bing

Search, il viavai di Bing

Facebook abbandona Bing, che nel frattempo si attrezza per rispondere alle ricerche dei viaggiatori. Google, accusato di prevalere sui motori di ricerca tematici, deve continuare a vedersela con le autorità europee
Facebook abbandona Bing, che nel frattempo si attrezza per rispondere alle ricerche dei viaggiatori. Google, accusato di prevalere sui motori di ricerca tematici, deve continuare a vedersela con le autorità europee

Bing non è più partner di Facebook per la ricerca di contenuti sul social network, una “separazione” consensuale che arriva in sordina a sottolineare lo scarso interesse degli utenti per una funzionalità di search integrata su Facebook.

Il motore di ricerca di Microsoft era entrato a far parte del programma Graph Search di Facebook quasi due anni fa, ora Graph Search è stato aggiornato con funzionalità di ricerca tipiche di un search engine e Bing, evidentemente, non serve più .

Gli stessi dirigenti di Facebook hanno sempre ammesso il poco interesse degli utenti del social network per il search integrato, e in questi anni Bing ha sempre funzionato da agente “esterno” al network senza avere alcun accesso privilegiato ai data center di Facebook.

Il cambiamento non avrà insomma grandi conseguenze nemmeno per Bing, motore che tra l’altro cresce per conto suo con le nuove funzionalità pensate per chi viaggia, ha bisogno di trovare un albergo (con tanto di recensioni dei clienti precedenti) e magari di prenotare una stanza seduta stante . Proprio su queste funzioni tematiche dei motori di ricerca verte l’ indagine europea sulla presunta condotta anticompetitiva di Google: il nuovo commissario alla concorrenza (Margrethe Vestager) conferma di avere un programma un incontro con le aziende che si oppongono allo strapotere di Mountain View nel settore.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
16 dic 2014
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