Second Life, banche al bando

Second Life, banche al bando

Dopo il gioco d'azzardo, Linden Lab ha deciso di dichiarare illegali anche i servizi finanziari; intanto migliaia di residenti assediano le banche per non rischiare di rimanere in mutande di pixel
Dopo il gioco d'azzardo, Linden Lab ha deciso di dichiarare illegali anche i servizi finanziari; intanto migliaia di residenti assediano le banche per non rischiare di rimanere in mutande di pixel

Se i mondi virtuali “sono il futuro del commercio globale”, come declamava pochi mesi fa Paul Twomey, CEO di ICANN , siamo messi proprio bene: i gestori di Second Life hanno messo al bando le banche e le istituzioni finanziare virtuali.

avatar a caccia di dobloni

“Dal 22 gennaio 2008 sarà proibito distribuire interessi come frutto di investimenti (sia in Linden dollar che altra valuta) tramite ogni postazione, come ad esempio ATM (Bancomat), presente su Second Life…”, si legge sul comunicato ufficiale redatto da Linden Lab.

Insomma, dopo due anni di giungla finanziaria caratterizzata da truffe, piani di investimento fasulli, e interessi gonfiati, i gestori della più chiacchierata comunità virtuale online hanno deciso di mettere fine alla questione. Come ha sottolineato Ken Linden, creatore di Second Life, non era più possibile proteggere al meglio gli utenti da eventuali operazioni illecite. Un po’ come è successo la scorsa estate, quando il fallimento della banca virtuale Ginko Financial ha fatto svanire nel nulla i 200 milioni di Linden dollar (circa 750 mila dollari reali) dei suoi clienti-avatar.

Secondo TechCrunch non vi saranno effetti collaterali negativi sulla Borsa virtuale , mentre sarebbero a rischio le società che distribuiscono carte di credito virtuali – come ad esempio FirstMeta. Spesso questo genere di credito infatti è accompagnato da servizi bancari.

Numerosi utenti di Second Life sembrano essere soddisfatti dell’iniziativa – come si può leggere nei post di commento al comunicato di Linden Lab – ma alcuni hanno fatto notare che questa repentina operazione di “pulizia” potrebbe far scomparire immediatamente agenzie virtuali e capitali investiti.

“Sono contento di non essere caduto in questa trappola, ma molti residenti stanno per pagarne le conseguenze, quindi Linden Lab forse dovrebbe bloccare i conti di questi banchieri e pensare a qualche soluzione. L’ammontare dei soldi (veri) è piuttosto alto e sarebbe triste vedere queste persone andar via con milioni di dollari”, ha scritto un utente.

JT Financial in questi giorni è sotto assedio da parte dei suoi correntisti-avatar. Tutti sono impazziti e non sanno che cosa stia succedendo; di fatto vorrebbero prelevare ogni capitale investito. Mancano solo i Linden-Bond.

Per News.com la scelta di mettere al bando il gioco d’azzardo e quella di vietare i servizi finanziari andrebbero considerate come tentativi di stabilizzazione dell’economia virtuale – o almeno della sua percezione. Non è detto che l’obiettivo possa essere raggiunto, ma “solo il tempo potrà dire se la decisione avrà un qualche impatto significativo”.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
10 gen 2008
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