Milano – Dentro e fuori da Second Life per parlare di Second Life: questa una delle chiavi di Le leggi della Second Life , incontro-convegno-workshop organizzato per venerdì 12 ottobre dalle 9,30 alle 17 all’Auditorium dell’Università Milano-Bicocca.
“Le tecnologie dell’informazione creano nuove possibilità di interazione con l’ambiente – si legge in una nota -per mezzo di interfacce sempre più intuitive e semplici da manipolare: ogni giorno interagiamo con le macchine senza neppure rendercene conto; degli esseri umani vivono grazie all’impianto nel loro corpo di tecnologia; in molte delle relazioni che noi abbiamo con gli altri il nostro corpo scompare sostituito da protesi certificate che garantiscono la nostra identità. Non esistono diverse realtà: il mondo è uno, ma differenti, e maggiori rispetto al passato, sono i modi in cui si può con esso (e con i suoi abitanti) interagire”.
“Second Life – continua la nota – rappresenta la realizzazione estrema dell’idea di protesi comunicativa (in cui il corpo non scompare, ma viene sostituito) crea nuove affordance, senza creare nuovi mondi. È proprio in questa prospettiva che viene organizzato il convegno alla Bicocca. L’incontro si propone di studiare il fenomeno Second Life non tanto in una prospettiva banalmente interdisciplinare, ma da punti di vista espressi da persone che vivono e studiano il secondo mondo da diversi punti di vista. Ci saranno una psicoterapeuta (Umberta Telfener), una ricercatrice (Sveva Avveduto), un comunicatore (Gianluca Nicoletti), un imprenditore (Carlo Biscaretti di Ruffia), un informatico (Flavio De Paoli), un filosofo (Andrea Rossetti)”.
Il workshop si articolerà in due parti, la prima dentro SL la seconda in RL – anche se RL e SL potranno sempre interagire tra di loro.
La prima, dentro SL, avrà la forma di una tavola rotonda, coordinata da Gianluca Nicoletti, nella quale si incontreranno avatar che racconteranno le loro esperienze nella seconda vita. Il pubblico dell’auditorium potrà interagire con gli avatar e gli avatar potranno interagire con il pubblico.
La seconda parte avrà la forma più tradizionale di una relazione, ciascuno dei partecipanti esporrà una breve relazione (massimo 30 minuti) in cui ciascuno racconterà quelli che per lui sono gli aspetti concettualmente e pragmaticamente salienti della seconda vita.