Update: L’articolo conteneva delle imprecisioni nella descrizione delle condizioni sulla superficie del pianeta. Ora sono state corrette. Grazie ai lettori per le segnalazioni.
Roma – Il suo nome ufficiale è GJ 1214b ma la ribalta se la sta guadagnando come Super Terra : è un esopianeta, scoperto di recente dagli strumenti di HARPS (High Accuracy Radial velocity Planetary Searcher), la cui massa corrisponde a 6,55 volte quella del nostro pianeta, con un raggio quasi tre volte maggiore rispetto a quello della Terra da cui dista 42 anni luce.
La prima caratteristica che è balzata all’occhio degli osservatori è la stima della temperatura superficiale: date le caratteristiche fisiche del corpo celeste, potrebbe essere adatta a ospitare acqua liquida, e in ogni caso è tanto bassa da classificare al momento GJ 1214b come il più “fresco” degli esopianeti fin qui individuati. La sua superficie potrebbe essere costituita da una enorme distesa di acqua: una sorta di Waterworld in cui potrebbero non esserci terre emerse e che tarpa le ali a chi già immagina future spedizioni esplorative in stile Star Trek. Potrebbe essere in pratica “un immenso oceano” ha sentenziato David Charbonneau, professore di astrofisica dell’Harvard-Smithsonian Center, istituto dove in aprile erano stati raccolti i primi dati che avrebbero condotto in seguito alla scoperta.
Questo esopianeta presenta alcune caratteristiche comuni con la Terra e altre che invece potrebbero rendere l’eventuale esistenza della vita decisamente diversa da come la si immagina. Oltre all’ assenza di continenti emersi , l’atmosfera di GJ 1214b sarebbe composta prevalentemente da idrogeno ed elio e sarebbe dieci volte più spessa rispetto a quella terrestre.
Nonostante questo nuovo mondo sia più grande rispetto alla Terra, la stella GJ 1214 attorno a cui ruota è molto più piccola rispetto al nostro Sole: prima di questa scoperta gli scienziati intenti nella caccia agli esopianeti simili al nostro puntavano su stelle dalle stesse caratteristiche, ma adesso dovrebbe rendersi inevitabile una revisione dei metodi di ricerca.
I rilevamenti effettuati hanno stabilito che la temperatura al di sotto dell’atmosfera dovrebbe variare da un minimo di 120 e 280 gradi Celsius: si tratterebbe quindi, come detto, del pianeta più freddo mai scoperto tra i più di 400 omologhi extrasolari osservati negli ultimi quindici anni. Inoltre, la massa e la consistenza dell’atmosfera avrebbero spinto gli scienziati a valutare la possibilità che ci sia acqua in forma liquida sulla superficie.
Nonostante la relativa vicinanza tra il sole e la stella GJ 1214, la nana rossa attorno cui orbita GJ 1214b, non appare neanche futuribile l’ipotesi di una colonizzazione da parte dell’uomo . Non sarebbe solo la tecnologia di cui siamo attualmente in possesso ad impedirci di approdare sulla Super Terra : il pianeta stesso potrebbe non essere un luogo ospitale per la vita terrestre.
Giorgio Pontico