Secondary ticketing: multa di 12 milioni a Viagogo

Secondary ticketing: multa di 12 milioni a Viagogo

Viagogo dovrà pagare un'altra multa di oltre 12 milioni di euro per aver venduto biglietti a prezzo maggiorato e senza avere nessuna autorizzazione.
Secondary ticketing: multa di 12 milioni a Viagogo
Viagogo dovrà pagare un'altra multa di oltre 12 milioni di euro per aver venduto biglietti a prezzo maggiorato e senza avere nessuna autorizzazione.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCM) ha sanzionato Viagogo per la quarta volta. Il motivo è sempre lo stesso, ovvero la violazione dell’art. 1, comma 545 della n. 232 dell’11 dicembre 2016 relativa al secodary ticketing. La società di diritto svizzero dovrà pagare una multa di 12.240.000 euro per aver venduto biglietti ad un prezzo fino a 10 volte superiori e senza nessuna autorizzazione.

Viagogo: nuova sanzione milionaria

Come evidenziato sul sito ufficiale, Viagogo è “il secondary marketplace più grande del mondo per i biglietti di eventi dal vivo“. È inoltre specificato che “È vietato rivendere i biglietti a prezzi superiori rispetto al valore nominale per eventi in Italia“. In seguito alle indagini effettuate da AGCOM con l’aiuto della Guardia di Finanza è stato accertato che sono stati messi in vendita biglietti per 68 eventi del 2022 a prezzi fino a 10 volte superiori a quelli nominali.

L’attività istruttoria è iniziata dopo la ricezione delle segnalazioni da Fondazione Ravenna Manifestazione e TicketOne sulla vendita di biglietti a prezzi maggiorati di vari artisti, tra cui Ludovico Einaudi, Maneskin, Blanco, Arturo Brachetti e Renato Zero. Secondo AGCOM, Viagogo (già oggetto di altri provvedimenti sanzionatori), ha violato l’art. 1, comma 545 della n. 232 dell’11 dicembre 2016.

Inoltre, contrariamente a quanto affermato, la società ha partecipato attivamente a tutte le fasi delle transazioni fino alla conclusione, indirizzando la scelta degli utenti e trattenendo una cospicua commissione. Viagogo non possiede nessuna autorizzazione per svolgere l’attività di intermediazione per la rivendita dei biglietti.

Considerata la gravità della violazione, la mancata rimozione dei biglietti dalla piattaforma e la reiterazione della condotta illecita, AGCOM ha inflitto una sanzione di 12.240.000 euro. La società può presentare ricorso al TAR del Lazio entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento.

Fonte: AGCOM
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Pubblicato il
24 mar 2023
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