Le interfacce cervello-macchina stanno rivoluzionando il modo in cui gli esseri umani interagiscono con la tecnologia. Questo campo, un tempo appannaggio della fantascienza, sta diventando una realtà grazie ad aziende come Neuralink. Sfruttando le capacità del cervello, queste tecnologie permettono di controllare i dispositivi digitali senza interazione fisica, offrendo prospettive affascinanti per le persone con gravi disabilità.
Neuralink ha già fatto notizia all’inizio del 2024 con il suo primo paziente, Noland Arbaugh. Dopo l’impianto del dispositivo “Link“, Noland è stato in grado di riprendere il controllo dei suoi dispositivi digitali con il pensiero.
Tuttavia, sono sorte delle complicazioni che hanno portato a un calo delle prestazioni dell’interfaccia. Per rimediare, Neuralink ha aggiornato il dispositivo, non solo correggendo i problemi ma anche migliorando le sue capacità. Forte di questa esperienza, l’azienda ha poi impiantato il dispositivo in un secondo paziente, con risultati molto promettenti.
Neuralink permette ad Alex di padroneggiare Counter-Strike 2 usando solo la mente
Alex, il secondo paziente di Neuralink, ha rapidamente padroneggiato il controllo del pensiero sul suo computer nelle prime prove dopo l’impianto. In meno di cinque minuti è riuscito a muovere il cursore del mouse con una precisione superiore alle tecnologie di assistenza tradizionali. Ha persino battuto il record di prestazioni stabilito da Noland.
Allo stesso tempo, ha iniziato a utilizzare il software di progettazione assistita da computer (CAD) per creare oggetti 3D, attività impensabile per lui prima di ricevere l’impianto Neuralink. Grazie all’interfaccia cervello-computer del chip neurale, il paziente è ora in grado di interagire con programmi di modellazione 3D semplicemente con il pensiero. Si tratta di un’abilità completamente nuova che gli è stata donata dalla tecnologia Neuralink, permettendogli di cimentarsi in campo creativo con risultati sorprendenti.
Ma è nel campo dei videogiochi che Alex si è spinto davvero oltre, giocando a Counter-Strike 2. Questo gioco richiede prontezza di riflessi e coordinazione, e prima era impossibile da giocare con i suoi tradizionali dispositivi di assistenza.
Ora, l’impianto in combinazione con un joystick specializzato, consente di controllare contemporaneamente il movimento e la mira, permettendo ad Alex di giocare in modo più coinvolgente e soddisfacente. Neuralink continua a migliorare questa tecnologia, aprendo nuove possibilità alle persone con paralisi.