Per la prima volta nella sua storia Waymo si mette alla ricerca di investitori esterni così da garantirsi la possibilità di ampliare il proprio raggio d’azione e di migliorare ulteriormente la tecnologia sviluppata, oggi in dotazione alle self-driving car della sua flotta. A riportarlo è la redazione del sito The Information che cita fonti anonime ritenute al corrente dell’iniziativa.
Investitori esterni per Waymo
Waymo, lo ricordiamo, è la divisione della parent company Alphabet che ha raccolto l’eredità del progetto messo in campo ormai un decennio fa da Google per lo sviluppo di un sistema di guida autonoma. Di recente ha lanciato il servizio One a Phoenix (Arizona), permettendo ad alcune centinaia di persone già facenti parte dell’Early Rider Program di chiamare un veicolo tramite un’app e di essere così portati a destinazione. La società ha inoltre annunciato che i veicoli self-driving verranno assemblati negli Stati Uniti, più precisamente in un impianto appositamente allestito nel Michigan.
VW e gli altri automaker europei
Tornando all’indiscrezione odierna, pare siano già state intavolate trattative con Volkswagen e con altri automaker europei. L’intenzione sembra essere quella di cedere una fetta non più grande del 20% di Waymo, cercando fondi all’esterno di Alphabet con modalità del tutto simili a quelle già attuate da altre divisioni come Verily (al lavoro sulla ricerca medica) e Makani Power (energia pulita dall’eolico). Hanno già fatto altrettanto concorrenti come Argo AI (sostenuta da VW e Ford) e Cruise (da Honda), quest’ultima controllata da General Motors.
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Il modello di business adottato da Waymo è sempre stato aperto a realtà terze: fin dal primo momento il gruppo ha dichiarato di voler mettere la propria tecnologia (LIDAR, sensori e software IA) a disposizione degli automaker, così da poter essere installata su qualsiasi veicolo. L’arrivo di un investitore esterno potrebbe trasformare la società da una sussidiaria di Alphabet a un business del tutto indipendente.