Un nuovo concept di interfaccia cerebrale adibita al controllo di videogiochi è scaturito dalla collaborazione di NeuroSky e Square Enix: insieme, hanno sfoderato MindSet .
L’una il naturale complemento dell’altra, NeuroSky è già leader nella produzione di interfacce bio-sensoriali per uso consumer, mentre Square Enix lo è nel campo dell’ entertainment digitale. E MindSet, il prodotto della loro “unione”, è a tutti gli effetti una brain-computer interface che dialoga con il computer interagendo con il software nel corso del gioco.
Il sistema, in dimostrazione il 9 e il 10 ottobre al Tokyo Game Show 2008 di Makuhari (Giappone), è concepito per interagire facilmente con un ampio spettro di piattaforme di gioco, inclusi PC, console e cellulari e va ad aggiungersi ai molteplici sforzi finora profusi in questo senso da questo settore dell’industria.
MindSet ha l’aspetto di una cuffia con grandi padiglioni: in più vi è una staffa, simile a quelle utilizzate come sostegno per un microfono, nella quale alloggia un sensore e che si appoggia sulla fronte. Il sensore legge i dati encefalografici ed il sistema li elabora, rilevando lo stato di rilassamento, il grado di concentrazione ed altri parametri, gestiti poi dal game per condizionare dinamicamente lo svolgimento dell’azione.
“Benché lo scopo principale della demo sia di testare i risultati del nostro recente sviluppo, spero anche emergano nuovi scenari per il gaming”, ha detto Ryutaro Ichimura, responsabile produzione di Square Enix. A conferma della crescente sinergia tra interfacce cerebrali e gaming si è espresso Stanley Yang, presidente di NeuroSky: “Il mercato tenta da anni di offrire anticipazioni su questo scenario nel gaming . Finalmente il controllo mentale del gioco sta iniziando a mettere radici”.
Marco Valerio Principato