La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 20.000 parti di ricambio e accessori falsi per smartphone di noti produttori, tra cui Apple, Samsung, Huawei e Xiaomi. L’operazione, avviata dalla sede di Ortona, ha coinvolto oltre 100 militari e le autorità slovene. Ovviamente sono stati denunciati sia i distributori che i venditori. Le Fiamme Gialle vogliono ora individuare il produttore della merce contraffatta.
Traffico internazionale di prodotti falsi
La Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni presso aziende e locali commerciali sull’intero territorio nazionale, riuscendo a smantellare un traffico internazionale di prodotti importati dalla Slovenia. In questo paese operava infatti la società di e-commerce (sede a Nova Gorica) che faceva da “terminale di accesso europeo” ai beni contraffatti, quasi certamente provenienti dalla Cina.
Le indagini sono iniziate lo scorso autunno, quando la Guardia di Finanza di Ortona ha sequestrato oltre 15.000 pezzi presso alcuni esercizi commerciali della Provincia di Chieti. In seguito all’esame della documentazione contabile, all’analisi effettuata sulle banche dati e alle ricerche sul web, le Fiamme Gialle hanno ricostruito l’intera filiera commerciale, individuando la suddetta società slovena.
Successivamente sono stati scoperti i vari centri di stoccaggio della merce contraffatta e i negozi in cui gli ignari clienti credevano di acquistare parti di ricambio (display, batterie, cover e altri) e accessori originali. L’autorità giudiziaria ha iscritto 22 persone nel registro degli indagati, inclusi i responsabili dell’azienda di Nova Gorica. Gli importatori rischiano fino a quattro anni reclusione, mentre la pena massima per i venditori è due anni.
La Guardia di Finanza sottolinea che la contraffazione è spesso la base per commettere altri reati, come lavoro irregolare, evasione fiscale e riciclaggio, attività che vedono spesso coinvolta la criminalità organizzata. Ovviamente l’uso di prodotti non certificati rappresenta un grave rischio per la salute degli utenti.