Sequestro forum, ADUC chiede il riesame

Sequestro forum, ADUC chiede il riesame

L'associazione che si è vista porre sotto sequestro preventivo due gruppi di discussione ospitati sul proprio sito contesta le motivazioni alla base del sequestro e ne chiede l'immediata riapertura
L'associazione che si è vista porre sotto sequestro preventivo due gruppi di discussione ospitati sul proprio sito contesta le motivazioni alla base del sequestro e ne chiede l'immediata riapertura

L’Associazione per i diritti di utenti e consumatori ADUC non ci sta e tramite il proprio legale Emmanuela Bertucci ha chiesto al Tribunale di Catania di riesaminare il decreto con cui nei giorni scorsi sono stati posti sotto sequestro due gruppi di discussione ospitati dal proprio sito web.

Secondo i legali dell’Associazione, il sequestro è illegittimo in quanto l’articolo 21 della Costituzione prevede il sequestro “soltanto nei casi di reati previsti dalla legge sulla stampa”. Una legge, quest’ultima, che parla di ingiuria e diffamazione a mezzo stampa e che vieta un certo tipo di pubblicazioni, ma è una legge che non comprende, secondo l’Associazione, il reato contestato agli utenti di quei forum. Dunque il sequestro “viola gravemente il diritto costituzionale di esprimere liberamente il proprio pensiero”.

L’Associazione rileva anche nell’istanza presentata al Tribunale che la maggioranza dei post pubblicati dagli utenti e posti sotto sequestro contenevano bestemmie , “che non sono più previste dalla legge come reato e che pertanto non possono esser poste a fondamento di un sequestro preventivo”.

Un’altra violazione costituzionale sarebbe causata dal sequestro in quanto questo impedisce agli utenti di partecipare a quei forum e di leggere i commenti, gran parte dei quali contengono “digressioni sulla religione cattolica e sulla religiosità, nell’esercizio del diritto costituzionalmente garantito della libertà di espressione”.

Non solo. ADUC sostiene anche l’inesistenza dell’offesa (“vilipendio a confessioni religiose”) nei forum perché, spiega, “il reato richiamato nel decreto di sequestro punisce chi offende una religione mediante vilipendio di persone. Non c’è dunque offesa se non vengono individuati i singoli individui, soggetti passivi della norma e portatori del bene giuridico da essa tutelato poiché la nostra Costituzione, di impianto laico e personalistico non protegge astrazioni, tesi, teorie, religioni di per sé, ma solo i soggetti, persone fisiche e giuridiche determinate, individui, unici soggetti di diritti e di doveri. Considerato che nessuno dei commenti individuati si riferiva a Tizio o Caio, in quanto professanti la religione “Sempronia” il reato non sussiste, e cio’ era ravvisabile già alla prima lettura del forum”.

Nessuna ragione per il sequestro, infine, sostiene ADUC, sul fronte delle “palesi offese per le persone portatori di handicap”. E questo perché non costituisce reato, a detta dei legali dell’Associazione, “l’offesa a categorie indeterminate di soggetti, né ci risulta che ad oggi sia stata presentata alcuna querela per diffamazione”.

In via subordinata al dissequestro dei forum, ADUC chiede che quantomeno siano posti sotto sequestro i soli commenti contestati e non gli interi gruppi di discussione.

Il Tribunale si pronuncerà sulla richiesta di ADUC entro dieci giorni.

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Pubblicato il
24 nov 2006
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