A un certo punto, durante l’assemblea di Lega Serie A andata in scena ieri e terminata con l’assegnazione dei diritti TV a DAZN e Sky per le stagioni 2024-2029 del campionato, è sembrata prendere corpo l’ipotesi di assistere al lancio di un Canale proprietario per la trasmissione delle partite. Una possibilità di cui abbiamo scritto nelle scorse settimane anche su queste pagine, considerando gli eventuali prezzi degli abbonamenti proposti, ora però accantonata, ma, forse, non del tutto abbandonata. Nella conferenza stampa organizzata al termine dell’incontro, infatti, Luigi De Siervo (Amministratore Delegato) ha infatti dichiarato quanto segue.
Il Canale era e resta un po’ un obiettivo.
Addio definitivo al Canale di Lega Serie A?
Cosa significhi quel resta
non è chiaro. Le modalità di ripartizione dei diritti sono ormai state messe nero su bianco: dieci partite su dieci per ogni giornata a DAZN, sette delle quali in esclusiva, tre a Sky in co-esclusiva e con la possibilità di ottenere un numero maggiore di big match rispetto a quelli trasmessi oggi.
Da qui alla primavera 2029, dunque, non ci saranno alternative alle due piattaforme per vedere il campionato dall’Italia. L’altro broadcaster coinvolto nelle trattative era Mediaset, che dopo aver avanzato la proposta di mandare in onda una sfida in chiaro (la domenica) ha preferito defilarsi. Così prosegue De Siervo.
Abbiamo cercato di fare il massimo nella negoziazione con i broadcaster, ma per contro abbiamo continuato a lavorare al modello del Canale, che abbiamo sviluppato sia nella modalità stand alone in alternativa a tutto il resto sia a completamento delle offerte di un altro soggetto.
17 club su 20 hanno approvato l’accordo, dal valore complessivo iniziale di 900 milioni di euro a stagione. Contrari solo Cagliari e Salernitana, astenuto il Napoli, il cui numero uno Aurelio De Laurentiis si è espresso in tono fortemente critico, definendo la decisione una sconfitta del calcio italiano
, anche in considerazione della sua durata quinquennale.
Deciso come sarà possibile vedere la Serie A nelle prossime cinque stagioni nel nostro paese, rimane ora sul banco la questione dell’assegnazione dei diritti internazionali. Ovvero, come le partite potranno essere guardate all’estero. Difficilmente, però, il Canale potrà tornare utile su questo fronte.
All’orizzonte c’è poi l’avvio della piattaforma antipirateria previsto per il mese di novembre, il cui obiettivo sarà quello di bloccare la trasmissione pirata delle immagini da parte delle IPTV
in modo tempestivo.