Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministero per le politiche giovanili hanno pubblicato l’avviso rivolto agli enti iscritti all’albo del servizio civile universale per la presentazione dei programmi che daranno il via alla sperimentazione del Servizio Civile Digitale. Lo scopo dell’iniziativa, annunciata lo scorso anno, è formare 1.000 giovani volontari che ricopriranno il ruolo di “facilitatori digitali”, contribuendo a migliorare le competenze digitali di migliaia di cittadini.
Servizio Civile Digitale: supporto ai cittadini
Il Servizio Civile Digitale è stato incluso anche nel PNRR, come una delle azioni del Piano Operativo della Strategia nazionale per le competenze digitali e del programma NextGenerationEU “Reskill and Upskill”. L’obiettivo principale della sperimentazione è migliorare le competenze digitali della popolazione e favorire l’uso dei servizi pubblici online. I facilitatori digitali opereranno sul territorio e negli spazi organizzati per assistere i cittadini nell’uso delle tecnologie.
Le attività previste dal programma di sperimentazione sono:
- rafforzare le competenze digitali e il capitale culturale degli operatori volontari partecipanti, in particolare le competenze relative alla figura del facilitatore digitale, figura chiave per l’efficace dispiegamento di interventi di inclusione digitale
- promuovere lo sviluppo e il potenziamento delle competenze digitali dei cittadini, il rafforzamento del capitale umano del paese, attraverso la proposta di servizi di facilitazione digitale e di percorsi educativi
- potenziare le competenze digitali degli enti di servizio civile universale, che aderiranno all’iniziativa, attraverso percorsi di capacity building
- sostenere l’inclusione digitale come parte integrante dei servizi di assistenza rivolti alle comunità o a particolari categorie di persone
Fino alle ore 14:00 del 29 luglio 2021, gli enti iscritti all’albo del servizio civile universale possono presentare programmi di intervento specifici per 1.000 giovani volontari. Questo ultimi verranno adeguatamente formati e, al termine del servizio, riceveranno una certificazione delle competenze acquisite.
I programmi presentati dagli enti saranno articolati in progetti e dovranno sviluppare una o entrambe le tipologie di servizi seguenti:
- Realizzazione o potenziamento del servizio operativo di facilitazione digitale presso l’ente. Fanno parte di questa tipologia i servizi realizzati da soggetti pubblici o privati che già effettuano attività di facilitazione digitale (attraverso, per esempio, punti di assistenza digitale già operanti nell’ente) oppure i servizi che si intende realizzare ex novo come sostegno delle proprie attività di assistenza all’utenza
- Realizzazione di un servizio di facilitazione digitale attraverso un’attività di educazione digitale. Rientrano in questa tipologia i servizi, realizzati da soggetti pubblici o privati, che riguardano l’educazione all’uso di strumenti digitali, non riferiti a servizi erogati direttamente dall’ente, con l’intento di curare la diffusione della cultura digitale.
Tutti i dettagli sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.