Google recentemente ha annunciato l’implementazione dell’intelligenza artificiale per ridurre le emissioni “stop-and-go” (in prossimità degli incroci, dove le auto si fermano e ripartono), ottimizzando i semafori. Il Project Green Light di Big G dimostra la tendenza attuale delle città a integrare l’AI per la gestione del traffico urbano.
Attraverso l’ottimizzazione dei flussi di traffico, queste tecnologia contribuisce a ridurre l’inquinamento nelle città, diminuendo i tempi di attesa per i veicoli a combustione. Ciò che un tempo era considerato un’idea futuristica sta diventando una realtà tangibile in diverse città del mondo.
Droni e AI nel cielo di Seul per controllare il traffico urbano
Nel 2024, Seul utilizzerà droni dotati di intelligenza artificiale. L’obiettivo è identificare rapidamente i problemi di traffico e sviluppare un sistema di risposta efficace. Gestiti dal Seoul Traffic Operations and Information Service, sono progettati per volare a un’altitudine di circa 200 metri. Questo permette loro di avere una visione completa e chiara delle condizioni del traffico.
A partire dal prossimo autunno, i dati raccolti saranno condivisi con la polizia di Seul e la Seul Facilities Corporation per individuare le misure ottimali di gestione del traffico da applicare. Inoltre, il loro ruolo sarà anche quello di ispezionare i cantieri stradali, verificando il rispetto degli standard di sicurezza e l’uso appropriato dello spazio stradale.
Droni e AI: una sfida per la privacy
La capacità dei droni di coprire vaste aree a un’altitudine significativa e di fornire dati in tempo reale potrebbe migliorare notevolmente il flusso del traffico e la sicurezza. Tuttavia, la questione dell’equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto della privacy resta un tema caldo.
L’adozione di droni e dell’AI solleva diverse preoccupazioni riguardo alla violazione della privacy degli individui coinvolti. La capacità di raccogliere immagini e dati sensibili può mettere a rischio la libertà e l’autonomia delle persone. È essenziale, infatti, che l’uso di queste tecnologie sia guidato da principi etici e responsabili. Ciò implica l’implementazione di misure adeguate per garantire la protezione della privacy, come l’anonimizzazione dei dati raccolti, la minimizzazione della raccolta di informazioni personali e il rispetto di limiti temporali nella conservazione dei dati.