Sfruttamento minorile: multa per X in Australia

Sfruttamento minorile: multa per X in Australia

X ha fornito informazioni incomplete sulle misure adottate per impedire la condivisione di contenuti CSAM, quindi è stata multata dall'agenzia eSafety.
Sfruttamento minorile: multa per X in Australia
X ha fornito informazioni incomplete sulle misure adottate per impedire la condivisione di contenuti CSAM, quindi è stata multata dall'agenzia eSafety.

X non ha risposto alle richieste di informazioni sulle misure implementate per contrastare la diffusione dei cosiddetti CSAM (Child Sexual Abuse Material). La commissaria Julie Inman Grant ha quindi inflitto una sanzione di 610.500 dollari australiani per la violazione della legge nota come Online Safety Act. L’azienda californiana ha ora 28 giorni di tempo per pagare o presentare ricorso.

Informazioni mancanti e incomplete

Con la legge, in vigore dal 2021, è stata istituita l’agenzia governativa eSafety che protegge i cittadini australiani dai contenuti vietati pubblicati sulle piattaforme online. L’agenzia è guidata dalla commissaria Julie Inman Grant, ex dipendente di Microsoft e Twitter.

Nonostante le promesse di Elon Musk, il New York Times aveva scoperto foto e video con bambini sul social network. Nel mese di febbraio erano state inviate notifiche a X, Google, TikTok, Twitch e Discord per chiedere dettagli sulle misure adottate per contrastare la diffusione dei contenuti CSAM.

Google ha fornito risposte generiche a specifiche domande, mentre X non ha fornito nessuna risposta a molte domande, lasciando alcune sezioni completamente bianche. Per altre sono state invece fornite risposte incomplete. In particolare, l’azienda californiana non ha comunicato quali misure sono state adottate per rilevare e rimuovere i contenuti CSAM (anche quelli trasmessi in live streaming).

Google ha ricevuto un avviso formale (warning). X ha invece ricevuto la notifica della multa di 610.500 dollari australiani. L’agenzia eSafety ha scoperto che, nei tre mesi successivi all’acquisizione dell’azienda californiana da parte di Musk, la rilevazione automatica dei contenuti CSAM è diminuita dal 90% al 75% (ma la percentuale è aumentata nel corso del 2023).

X può presentare ricorso. Se non pagherà la sanzione entro 28 giorni, la commissaria potrà rivolgersi al tribunale federale. In caso di sentenza sfavorevole, l’azienda californiana potrebbe pagare una multa fino a 780.000 dollari australiani al giorno (a partire dal mese di marzo 2023).

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Pubblicato il
16 ott 2023
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