Mountain View (USA) – A meno di una settimana dalla propria uscita dal regime di amministrazione controllata, Silicon Graphics ha annunciato l’avvio di un’azione legale nei confronti di ATI per violazione di brevetto.
SGI accusa ATI di infrangere il brevetto numero 6.650.327 , intitolato Display system having floating point rasterization and floating point framebuffering , che descrive dei metodi di calcolo in virgola mobile per visualizzare le immagini. Il brevetto è stato registrato da ATI nel 1998, ma l’Ufficio Brevetti americano lo ha convalidato solo nel 2003.
“La tecnologia di SGI coperta dal brevetto ‘327 è una risorsa importante per ottenere l’elevata potenza di elaborazione grafica richiesta dagli odierni sistemi di calcolo”, ha affermato Dennis McKenna , CEO di SGI. “SGI ha dato in licenza questa tecnologia ai maggiori concorrenti di ATI e, come ho già pubblicamente dichiarato in precedenza, SGI è intenzionata a proteggere e far valere con vigore le sue proprietà intellettuali. Questo (la denuncia ad ATI, NdR) è il primo visibile passo in tale processo”.
SGI ha chiesto al tribunale un’ingiunzione contro ATI e una somma ancora imprecisata a titolo di risarcimento danni. Stando all’azienda, violerebbero il suo brevetto tutti i processori grafici della linea Radeon oggi in commercio.
ATI, che proprio ieri ha concluso la fusione con AMD , non ha ancora rilasciato alcun commento sulla querela.
SGI ha appena attraversato il periodo più critico della sua ventennale esistenza, periodo che l’ha vista dibattersi sull’ orlo della bancarotta . L’ex colosso della grafica è recentemente uscita dal regime di amministrazione controllata, in cui aveva fatto ingresso lo scorso maggio , grazie ad un piano di riorganizzazione che le ha portato nuovi fondi, nuovi dirigenti e amministratori, e una nuova linea di prodotti. Tra gli obiettivi della rinata SGI c’è, come affermato dal suo nuovo CEO, quello di far fruttare il suo portafoglio di brevetti
“Abbiamo lavorato molto in questi ultimi 5 mesi e abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi più velocemente di quanto ci aspettassimo”, ha dichiarato McKenna in occasione, lo scorso mese, dell’approvazione d parte del tribunale fallimentare del piano di riorganizzazione. “Abbiamo saldato tutti i debiti, abbiamo aumentato la nostra liquidità e stabilizzato il business”.