Roma – Fornire servizi online costa e ogni impresa ha bisogno di far quadrare i conti: per questo il più celebre dei servizi italiani gratuiti dedicati al “conteggio” dei visitatori sulle pagine web diverrà un servizio a pagamento entro pochissimi giorni, mantenendo una versione gratuita “monca”. Una situazione che sta generando alcune polemiche, come accade sempre quando un servizio “free” così popolare cessa di esistere.
Il servizio è quello di ShinyStat che in una lettera inviata ai suoi numerosissimi utenti ha spiegato che una serie di funzionalità prima disponibili per il sistema gratuito di conteggio degli utenti saranno d’ora in poi disponibili, insieme ad altro, solo per chi è disposto a pagare il servizio.
In particolare, Shiny ha deciso di eliminare dal servizio free: la protezione della visualizzazione delle statistiche con password; la possibilità di escludere uno o più computer dalle statistiche; le parole chiave utilizzate sui motori di ricerca. E ha annunciato che per chi vorrà comunque fruire gratuitamente del counter di Shiny viene fissato un tetto massimo di mille pagine “viste giornaliere”.
Una versione “monca”, dunque, che rappresenta un invito all’utenza Shiny a procedere verso il servizio “Pro” , un servizio a pagamento che secondo l’azienda comprende non solo tutte le caratteristiche del precedente servizio free ma anche una serie di nuove feature. Il prezzo della versione Pro varia a seconda del numero di pagine “contate” da Shiny sul sito che ne fa uso, e varia dai 18,60 euro per un contatore fino a 3mila pagine al mese ai 1,290 euro per un milione di pagine al mese. Prezzi sui quali Shiny offre il 30 per cento di sconto ai webmaster che già utilizzavano il counter free e che aderiranno all’upgrade entro il prossimo 20 febbraio.
Subito dopo la diffusione della lettera sui newsgroup e su alcune mailing list si è iniziato a discutere dell’operazione di Shiny. Se da un lato fioccano consigli su alternative gratuite, dall’altro c’è chi sostiene che la scadenza dei servizi free attuali prevista per il 30 gennaio sarebbe “troppo ravvicinata”. Ma sono anche in molti coloro che ritengono la decisione di Shiny “inevitabile”, vista la difficoltà di rientrare dei costi di un servizio oneroso come la fornitura gratuita di statistiche personalizzate.