Washington (USA) – Nell’ambito della Guerra Fredda dell’informatica, quella che alcuni paesi combattono allestendo e finanziando “eserciti telematici”, gruppi di cracker cinesi sarebbero sul punto di acquisire una leadership che consentirebbe loro di lanciare un’offensiva contro i sistemi chiave del mondo occidentale.
C’è questo e niente di meno in un nuovo avvertimento sulla questione, tutt’altro che nuova, che giunge dall’Institute for Strategic Studies, un centro di studio finanziato e gestito dallo US Army War College . Stando ad un rapporto rilasciato dall’Institute al Dipartimento della Difesa americana (“Chinese Information Warfare: A Phantom or Emerging Threat?”), di cui si conoscono solo poche pillole, “hacker cinesi” si stanno preparando e i primi attacchi da parte di studenti cinesi devono attendersi per questa estate.
Secondo l’Istituto a rischio sono soprattutto le attività diplomatiche americane, il ministero della Difesa e più in generale le autorità di pubblica sicurezza. Un aspetto dell’attacco che ci si aspetta nei prossimi mesi sarà costituito dall’aggressione contro i siti web delle istituzioni aggredite e dalla diffusione di nuovi virus su quei sistemi.
Il rapporto afferma che gli studenti cinesi di informatica e scienze collegate vedono nella possibilità di incursioni telematiche ai danni degli americani una forma di “rivincita” sulla superiorità militare tradizionale di Washington.
Va detto anche che fino a questo momento gli attacchi telematici provenienti dalla Cina di cui gli americani hanno dato pubblicamente notizia si sono limitati a mettere fuori squadra siti importanti, come quello della Casa Bianca.