Il mercato mondiale dei personal computer sta vivendo una battuta d’arresto le cui cause possono essere facilmente identificabili, pur se non è semplice pesarne la rispettiva incidenza. Da una parte v’è un ragionevole calo dovuto al boom dei mesi della pandemia, quando l’esplosione dell’home working ha portato ad un repentino aumento della domanda; dall’altra vi sono i noti problemi delle filiere e della distribuzione, da cui ne è derivato un calo dell’offerta; infine v’è un contesto poco fertile, con i venti di guerra che hanno portato via il profumo della ripartenza ed hanno disseminato timori di una nuova stagnazione.
Il risultato è pari ad una caduta del 4,3%, con vendite che si sono fermate a 78,7 milioni di unità nel primo trimestre dell’anno. I dati Counterpoint Research indicano in Lenovo un leader confermato, ma in calo: da 20,1 milioni di unità vendute nel Q1 2021, il gruppo orientale è sceso a 18,2 milioni di unità nel Q1 2022 (-10%). Il calo è ancor più forte per HP, secondo distributore mondiale, che passa da 18,8 a 15,9 milioni (-16%).
Apple, sconti e crescita
Il gruppo che dimostra di andare controcorrente è ancora una volta Apple: da 6,6 milioni di unità vendute si sale a 7,1 milioni, con un +8% che premia in modo particolare la nuova linea MacBook Pro (dove gli sconti su Amazon superano già ampiamente il 10%) e fa da controcanto alla parallela caduta dei Chromebook.
I dati Counterpoint Research suggeriscono inoltre l’ingresso in un periodo completamente nuovo, nel quale la domanda ha trovato un nuovo equilibrio rispetto all’offerta e dove non ci saranno più grossi problemi di approvvigionamento. Le conseguenze del post-pandemia vanno appianandosi, insomma, ed a questo potrebbe contribuire il calo di domanda derivante dalle conseguenze degli eventi bellici. In questo contesto poco prevedibile, la qualità paga e Cupertino mette a segno una performance importante che potrebbe offrire ulteriori margini di crescita nei mesi a venire. I nuovi iMac M1, del resto, sono ormai disponibili con sconti importanti (-13% su Amazon) ed i Mac Mini vedono ormai prezzi tagliati del 15%.
L’era dei mini PC e dei Chromebook è finita? No, ma la parentesi potrebbe ora essere favorevole a tutt’altro tipo di device.