Le indiscrezioni si erano rincorse inesorabili, in attesa di un’ufficialità giunta di recente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Sono state infatti avviate le procedure per la nomina di un commissario straordinario della Società Italiana Autori ed Editori (SIAE).
La collecting society del Belpaese si appresta dunque al secondo commissariamento negli ultimi anni, dopo il mancato svolgimento dell’assemblea degli associati – convocata in due occasioni, il 30 novembre e il 20 dicembre dello scorso anno – per la fondamentale assenza del quorum costitutivo previsto dall’articolo 119 del regolamento generale della Società.
Questo “ha impedito l’esame ed ogni deliberazione circa le rilevanti questioni poste all’ordine del giorno”. “Il ripetersi di tale evento comporta il mancato funzionamento di un organo fondamentale della Società”, si può leggere nel comunicato ufficiale diramato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Lo scenario che si para ora davanti ai rappresentanti della SIAE non appare tra i più dolci. Alla fine dello scorso anno l’avvocato Giorgio Assumma aveva deciso di dimettersi dal suo incarico di presidente. Una nuova assemblea straordinaria era stata dunque convocata per il 31 gennaio 2011, ancora una volta saltata per questioni legate al quorum .
Nel frattempo, un durissimo attacco era stato condotto da parte di autori ed editori, che avevano sottolineato come gli stessi vertici della SIAE avessero ormai smantellato la Società sia in termini economici che etici. La collecting society avrebbe un debito pari a 800 milioni di euro nei confronti dei suoi associati.
Mauro Vecchio