Web – “Oggi i personal computer rappresentano un aspetto della poca sicurezza di internet. Domani questo ruolo sarà ricoperto dai telefoni wireless connessi alla rete”: così il boss europeo di Checkpoint , Herve Burgois, ha risposto alle domande di PCWorld sulla sicurezza nell’epoca della rete wireless.
In sostanza, si ritiene che l’aumento esponenziale degli accessi attraverso dispositivi mobili e l’ampliamento della banda wireless disponibile, da un lato consentiranno l’attivazione di tutta una serie di nuovi servizi per l’utenza ma dall’altro apriranno nuove porte di ingresso a hacker e soprattutto cracker, infotruffatori se non scrittori di virus e via orrificando.
Secondo Burgois un ruolo importante nella diffusione della connettività wireless andrà ascritto al Wireless Application Protocol (WAP) che insieme ai sistemi UMTS “genererà molto più traffico. A quel punto gli utenti più esperti potranno avere l’occasione per entrare nelle banche dati utilizzando i propri telefoni mobili e archiviando l’informazione sui computer portatili, oppure per rilasciare dei virus e sparire”. Stando a Burgois “sarà necessario caricare sistemi di sicurezza di nuova concezione sui telefoni mobili, rinforzare il sistema di password per l’accesso alle reti private e spingere per una maggiore sicurezza in ambito bancario e transattivo”.
Per il momento, però, non c’è molto da fare se non cautelarsi in ambito aziendale verificando lo stato delle connessioni tra le reti internet e quelle pubbliche, ponendo soprattutto attenzione alla tipologia di accesso, ovvero da quale genere di device ci si collega alle proprie reti.