Una VPN garantisce realmente la sicurezza totale oppure è soltanto una promessa tutta da vedere?
I provider raccolgono i dati degli utenti per fini commerciali, e questo è un dato di fatto. Insieme a loro, però, agiscono gli hacker, che sono sempre più bravi ad aggirare i sistemi di protezione che si utilizzano.
Il loro scopo? Intrufolarsi nei dispositivi degli utenti e sottrarre loro informazioni e dati da usare poi per scopi illeciti.
Ecco perché sono nate le VPN, che sono andate ad affiancarsi ad antivirus, password manager e cloud storage.
Queste reti virtuali private creano un tunnel cifrato per le informazioni che, durante la connessione, circolano su Internet. Una delle migliori a fare questo è Surfshark.
Sicurezza totale delle VPN, mito o realtà quindi?
Allora questa sicurezza totale delle VPN? Possiamo dire che è quasi totale, più o meno al 99%. In fondo, ciò che un servizio VPN come Surfshark fa è celare l’indirizzo IP degli utenti per consentire loro di navigare in sicurezza.
Ciò è fondamentale quando usano un Wi-Fi pubblico, poiché cripta i dati e li rende inaccessibili a terze parti.
Differentemente dalle normali reti che i provider di servizi internet mettono a disposizione, Surfshark reindirizza a uno dei suoi server privati il traffico, modificando l’indirizzo IP e mascherando in questo modo la posizione virtuale.
Non è utile soltanto per difendere la privacy online, ma anche per visualizzare contenuti streaming, piattaforme Web o di social media regionalmente limitati o bloccati a causa di copyright e censure.
In effetti, molti utenti stanno acquistando Surfshark in questa pagina a un prezzo scontato del 82% e 2 mesi gratis per guardare film e serie TV in streaming oppure per il gaming.
Perché? I primi sono spesso soggetti a limitazioni di banda, mentre i secondi sottoposti ad attacchi DDoS. Per entrambi i casi, Surfshark è enormemente affidabile.
Ricordarsi, però, che siamo pur sempre di fronte a un software, e come tutti i software non è infallibile e invulnerabile al 100%.