Siena – La città di Siena si propone come città-simbolo, emblema di una “cablatura possibile”, di un mega-progetto di rete veloce su cui far correre voce e dati capace di abbracciare praticamente l’intera città. Da anni in prima fila per le sue attività di sviluppo delle nuove tecnologie, Siena ha annunciato ieri che Telecom Italia ha concluso la fase di sperimentazione del progettone in fibra.
L’investimento da 17,5 milioni di euro si è fino a questo momento trasformato in oltre 21mila unità immobiliari collegate alla rete in fibra ottica di Telecom Italia, alla posa di 60 Km di cavi ottici, per circa 8.900 km di fibra e 225 km di cavo coassiale.
“Siena – ha spiegato Maurizio Cenni, sindaco di Siena – è la prima città italiana a non aver più bisogno di antenne o parabole sui tetti, un risultato che riveste grande importanza dal punto di vista ambientale e tecnologico. La nuova rete consentirà l’utilizzo di tutti i servizi telematici attualmente in commercio ai quali è possibile accedere tramite Internet e di usufruire online delle applicazioni rese disponibili dall’Amministrazione comunale e dalle altre realtà locali”.
Anche grazie al progettone di sviluppo e in attesa del suo completamento, l’Amministrazione comunale già aveva fatto partire e realizzato una serie piuttosto ampia di progetti avanzati, dal varo effettivo della firma elettronica alla creazione dei cosiddetti “totem multimediali”, descritto come apparati “per rendere immediato l’accesso telematico ai propri servizi anche in luoghi pubblici”.
Telecom Italia nel frattempo sta completando l’adeguamento della rete per altre 5.000 abitazioni del Comune di Siena nelle zone di Petriccio, Acquacalda, Vico Alto, Marciano/Cappuccini, Bottega Nuova, Scacciapensieri, Porta Tufi, Porta Romana.
Nel futuro, ha spiegato il Sindaco assieme all’amministratore delegato di Telecom Italia Riccardo Ruggiero (vedi foto), la città di Siena “continuerà a rappresentare un particolare ambiente di sviluppo per nuovi servizi telematici ed applicativi a vantaggio della cittadinanza e del tessuto produttivo locale. Questo contribuirà all’ulteriore penetrazione degli strumenti di commercio e governo elettronico, che generano servizi nuovi caratterizzati da elevati standard qualitativi e in grado di ridurre i costi di produzione”.