All’inizio di questa settimana è apparso online un articolo del Wall Street Journal che ha rivelato alcuni dettagli sull’ imminente sbarco sul mercato dell’atteso tablet firmato Apple . Fonti vicine alla Mela hanno cioè fatto trapelare che entro la fine di gennaio l’annuncio sarà ufficiale, prima del lancio definitivo previsto per il prossimo marzo. Stando all’articolo , il prezzo del tablet made in Cupertino sarà di mille dollari (circa 700 euro), per un dispositivo dotato di uno schermo tra 10 e 11 pollici (tra 25 e e 28 cm circa). Le fonti del WSJ hanno poi rivelato che Apple sta attualmente testando due differenti prodotti finali, anche se non è parso chiaro se per offrire ai suoi utenti versioni diverse o per decidere tra due dispositivi progettati.
Fonti vicine alla Mela. Insolito, visto che Apple si è guadagnata una discreta fama per essere piuttosto taciturna in merito a prodotti non ancora ufficializzati e introdotti sul mercato. Ma John Martellaro, penna di The Mac Observer , sembra aver gettato luce su questa stranezza, spiegando in un articolo quella che sarebbe una dinamica abbastanza tipica a Cupertino: la fuga controllata delle notizie .
“Spesso Apple ha bisogno di far trapelare alcune informazioni, in via non ufficiale – ha spiegato Martellaro – L’ha fatto per anni, in modo da preservare la sua immagine ufficiale di azienda che non parla mai dei prodotti non ancora distribuiti”. Come fa Martellaro a sapere tutto questo? Semplicemente, ha ricoperto l’incarico di senior marketing manager a Cupertino. È stato cioè addestrato a fare in modo che alcune notizie scappino casualmente.
La fuga controllata avverrebbe – stando a quanto ha raccontato Martellaro – attraverso una piacevole conversazione telefonica tra l’ uomo-Mela e il giornalista di fiducia. Niente posta elettronica: non bisogna mai lasciare prove concrete di quanto spiegato nella chiacchierata. Questo per preservare sia la credibilità dell’azienda che dei media che riportano i rumors .
Alle brutte, infatti, basterebbe una smentita, a testimonianza del fatto che le parole siano state assolutamente fraintese. Resta da capire perché Apple scelga una strategia del genere. Secondo Martellaro , l’articolo del WSJ costituisce un classico esempio di fuga controllata delle notizie. Uno dei motivi principali sarebbe quello di osservare le principali reazioni al prezzo, in questo caso ai mille dollari del tablet.
Poi ci sarebbe l’utilità di creare confusione all’interno di un potenziale competitor, oltre che di creare la giusta aspettativa per l’evento ufficiale di presentazione, dato che – stando all’articolo – Apple non sopporterebbe le sedie vuote. Non sarebbero poi da escludere gli ovvi benefici a livello azionario, ma questo non sarebbe un obiettivo primario stando alle parole di Martellaro. Che sia quello di chiacchierare in silenzio?
Mauro Vecchio