La scena dei software assistivi di riconoscimento vocale si arricchisce del progetto simon . Di impronta open source, basato su strumenti pre-esistenti, simon è tutto da costruire ma già consente di utilizzare un computer articolando i comandi con l’uso della voce. Una funzionalità disponibile da anni su vari sistemi ma che ora potrebbe trovare una maggiore attenzione tra gli sviluppatori: c’è chi spera che possa tradursi in una chiave di volta per le interfacce vocali.
È stato progettato con l’intento di supportare un ragazzino disabile, per consentirgli di interfacciarsi con un computer senza dover utilizzare i tradizionali dispositivi di input. I sistemi di riconoscimento vocale attualmente in uso non sono adatti a ritagliarsi sulle esigenze di persone con problemi motori: oltre ad essere costosi, sono spesso costruiti su tecnologie proprietarie, sono poco flessibili e non si prestano ad essere modificati affinché assolvano a compiti aggiuntivi.
Simon è invece multipiattaforma, il codice è pubblicato su SourceForge e rilasciato sotto licenza GPL. Simon agirà da raccordo tra Julius e HTK Toolkit . Il primo consiste in un motore per il riconoscimento vocale in grado di cogliere non solo parole, ma sequenze di parole espresse in linguaggio naturale: spezza un flusso vocale in fonemi, le cui combinazioni possono essere interpretate e tradotte in comandi. HTK Toolkit gestisce invece l’apprendimento del sistema.
Per correlare il linguaggio verbale a delle parole, invece, simon consentirà di importare strutture grammaticali e vocabolari da Wiktionary , trascrizioni audio per allenare il sistema dal catalogo di VoxForge . L’interfaccia utente è ora in tedesco, ma alcuni sviluppatori stanno provvedendo alla traduzione in inglese, affinché simon possa essere utilizzato da un pubblico più ampio.
Per ora il progetto è stato rilasciato in alfa, la versione non è stabile né integra tutte le funzioni previste. È un punto di partenza sul quale lavorare, un progetto che ha raccolto l’interesse di molti, tanto che nei prossimi mesi parteciperà a ICCHP , la conferenza internazionale che raccoglie quanto di più innovativo c’è sulla scena della tecnologie assistive.
Gaia Bottà