In effetti, se funzionasse, Siri sarebbe una mano santa in automobile: si potrebbero fare molte cose senza staccare le mani dal volante!
, è quanto si legge nella cronaca live su queste pagine del primo keynote di Tim Cook. Correva l’anno 2011, nel campus di Cupertino andava in scena l’evento di presentazione di iPhone 4S (la “S” sta a indicare proprio “Siri”) e di lì a poche ore Steve Jobs si sarebbe spento. Era il 4 ottobre e la mela morsicata annunciava l’arrivo del proprio assistente virtuale, Siri, che oggi va in doppia cifra compiendo 10 anni.
I primi 10 anni di Siri
Molto, moltissimo è cambiato nel corso di un decennio, anche e soprattutto per il ruolo che la tecnologia in questione si è caricata sulle spalle, passando da strumento in grado di eseguire semplici calcoli, ricerche online e poco più, ad alleato per la produttività, l’intrattenimento e la gestione delle smart home, legato a doppio filo al sempre più vasto ecosistema di prodotti e servizi a marchio Apple.
Col passare del tempo, Siri è arrivata/o a ritagliarsi uno spazio nel territorio delle IA profondamente integrate nei dispositivi che ci circondano, un mercato in costante evoluzione oggi dominato dai concorrenti Assistente Google e Alexa (Amazon), dove alternative come Cortana (Microsoft) e Bixby (Samsung) hanno provato a dire la loro, ma fuori tempo massimo oppure con scarso successo. Ha oltre passato i confini di iOS per invadere quelli dei sistemi operativi iPadOS, macOS, watchOS e tvOS.
Se la nascita di Siri è fatta coincidere con la presentazione Apple del 4 ottobre 2011, in verità ha origini più lontane. Nato inizialmente come spin-off di un’iniziativa messa in campo dallo SRI International Artificial Intelligence Center, con il supporto del progetto CALO della difesa statunitense e inizialmente basato sulla tecnologia di riconoscimento vocale fornita da Nuance Communication, è stato/a disponibile sotto forma di applicazione iOS di terze parti a partire dal febbraio 2010. Lo sviluppatore è poi stato acquisito nell’aprile 2010 con un investimento pari a oltre 200 milioni di dollari e su volontà di un lungimirante Steve Jobs.
Siri: 10 curiosità
- Il nome è stato scelto da uno dei responsabili dello sviluppo iniziale, Dag Kittlaus, come omaggio a una collega norvegese;
- nella lingua del paese scandinavo significa “donna meravigliosa che ti guida alla vittoria”;
- l’appellativo non era particolarmente apprezzato da Steve Jobs;
- la voce originale è quella di Susan Bennett, attrice statunitense e corista tra gli altri di Roy Orbison;
- in vista del rilascio di iOS 11, la mela morsicata ha passato in rassegna centinaia di candidate per la nuova voce femminile dell’assistente;
- prima dell’acquisizione da parte di Apple, lo sviluppatore avrebbe voluto pubblicare Siri anche nelle versioni per Android e BlackBerry;
- nel 2020 un analista di Mangrove Capital Partners ha previsto l’arrivo di un sistema operativo dedicato, SiriOS, ma per il momento tutto tace;
- nella pellicola d’animazione LEGO Batman: Il Film del 2017, il computer Puter della Batcaverna ha la voce di Siri;
- nell’episodio 5×14 della serie The Big Bang Theory, il protagonista Raj si innamora dell’assistente virtuale;
- nel film Ant-Man del 2015, l’IA è chiamata in causa durante una scena d’azione per riprodurre il brano Disintegration dei Cure.