Apple pagherà 95 milioni di dollari per evitare un lungo scontro in tribunale. L’accordo extragiudiziale (PDF) è stato raggiunto con lo studio legale che ha denunciato l’azienda di Cupertino per violazione della privacy. Le conversazioni degli utenti sono state registrate tramite Siri e condivise con terze parti.
Fino a 20 dollari per dispositivo
La denuncia era stata presentata a luglio 2019, in seguito ad un’indagine del Guardian. Le conversazioni degli utenti statunitensi venivano condivise con terze parti e usate per le inserzioni personalizzate. Siri poteva essere attivata non intenzionalmente e registrava informazioni sensibili, come dettagli medici, accordi commerciali e incontri sessuali.
Due utenti hanno visto sui dispositivi Apple inserzioni pubblicitarie correlate agli argomenti discussi durante le conversazioni. L’azienda di Cupertino aveva comunicato che solo una piccola parte delle registrazioni audio venivano condivise con terze parti in forma anonima per migliorare le prestazioni dell’assistente personale.
Apple ha successivamente implementato diverse modifiche per garantire la privacy. Le registrazioni non vengono più conservate ed è possibile cancellare quelle esistenti. Viene inoltre chiesto il permesso di condividere le registrazioni o le trascrizioni (opt-in).
Se l’accordo verrà approvato dal giudice (l’udienza è prevista il 14 febbraio), la somma di 95 milioni di dollari verrà suddivisa tra ogni partecipante alla class action che ha usato un dispositivo Apple (iPhone, iPad, MacBook, iMac, Apple Watch, Apple TV, HomePod, iPod touch) tra il 17 settembre 2014 e il 31 dicembre 2024. Devono però dichiarare sotto giuramento di aver attivato accidentalmente Siri durante una conversazione privata.
Il risarcimento non può superare i 20 dollari per ogni dispositivo (fino ad un massimo di cinque). L’accordo extragiudiziale rappresenta una vittoria per Apple. In caso di condanna, il Wiretap Act prevede sanzioni fino a 1,5 miliardi di dollari.