È finita in manette per la seconda volta negli ultimi mesi, arrestata dalle autorità nazionali insieme ad un gruppo di 11 colleghi al Centro Siriano per i Media e la Libertà d’Espressione. Un raid presso gli uffici nel centro di Damasco ha così portato alla cattura di Razan Ghazzawi, blogger e attivista in terra siriana .
“Hanno arrestato ancora mia sorella!! – si legge in un cinguettio su Twitter di Nadine Ghazzawi – Per favore, avete notizie da condividere?”. Razan Ghazzawi era già finita nel mirino delle autorità di Damasco per le attività condotte sui siti Global Voices Online e Global Voices Advocacy .
Arrestata nello scorso dicembre, la blogger era stata rilasciata dopo 14 giorni di prigionia. È stata ora nuovamente accusata di attività sovversive, essendo una delle voci più forti nell’opposizione all’attuale governo siriano . Insieme alla donna è stato arrestato anche Mazen Darwish, principale mente del Centro Siriano per i Media e la Libertà d’Espressione.
Nel frattempo, le autorità di Damasco hanno colpito anche la piattaforma Bambuser.com , responsabile dello streaming dal vivo dei recenti tumulti di piazza nel centro di Homs. Gli accessi al sito sono stati bloccati, per evitare che i cittadini possano riprendere ancora gli scontri facendoli rimbalzare verso i media di tutto il globo .
Mauro Vecchio