“Un giorno triste per la libertà”, annunciato con un cinguettio su Twitter dai responsabili di WhatsApp. Il servizio mobile di messaggistica istantanea è stato bloccato dal governo siriano, almeno secondo fonti vicine alla stessa piattaforma californiana. “Un colpo alla libertà d’espressione, alla comunicazione aperta in tutto il mondo”.
Così i gestori di WhatsApp per commentare la decisione delle autorità di Damasco, già alle prese con una violenta stretta alla gola di Internet e dei principali operatori di telecomunicazioni. Proprio per evitare la censura imposta ai carrier mobile, gli utenti siriani avevano iniziato a sfruttare WhatsApp per comunicare senza filtri .
La via di fuga è stata però chiusa, così come quella offerta dal sito di streaming Bambuser per raccontare al mondo i brutali attacchi nella città di Homs. Stando a quanto dichiarato dai responsabili della piattaforma di video sharing, il governo locale starebbe persino tagliando la corrente elettrica per diverse ore al giorno . (M.V.)