Nuovo mese, nuove statistiche per il market share dei sistemi operativi in ambito desktop e laptop. Facciamo riferimento a quelle rilevate e pubblicate da NetMarketShare aggiornate alla fine di luglio. Rispetto a quanto osservato nei mesi scorsi si nota una frenata nei ritmi di crescita di Linux, mentre Windows seppur di poco incrementa la propria quota e macOS registra una lieve flessione.
Sistemi operativi: il market share a fine luglio 2020
Queste le statistiche nel dettaglio. Windows continua a detenere la fetta più grande della torta con l’87,03% (+0,34%), macOS scende all’8,95% (-0,27%) e Linux si assesta al 3,57% (-0,04%). Variazione quasi impalpabile per Chrome OS allo 0,39% (-0,02%).
Concentrandosi sulle singole versioni, Windows 10 guadagna quasi mezzo punto percentuale portandosi al 59,37% (+0,44%) seguito da Windows 7 che non registra variazioni al 23,34% (-0,01%), mentre in casa Apple c’è un lieve incremento per macOS 10.15 al 4,53% (+0,03%). Proseguendo nella classifica, Windows 8.1 flette in modo quasi invisibile portandosi al 2,87% (-0,08%) e Ubuntu scivola al 2,07% (-0,50%). Stessa sorte per macOS 10.14 all’1,87% (-0,28%). Su invece le altre distribuzioni Linux ora all’1,46% (+0,45%,). Fermi infine macOS 10.13 all’1,26% (-0,03%), Windows XP con lo 0,82% (-0,02%) e Windows 8 allo 0,53% (-0,02%).
Non abbiamo modo di sapere se le oscillazioni di Ubuntu e Linux che quasi si compensano siano dovute a una qualche nuova variabile presa in esame da NetMarketShare per il calcolo. Nel loro complesso i sistemi operativi del pinguino invertono comunque il trend positivo osservato a fine giugno e a fine maggio, perdendo come già scritto lo 0,04%.
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Difficilmente si registreranno scossoni a breve termine. Qualche equilibrio potrebbe variare a partire dall’autunno quando è atteso il rilascio di macOS 11 Big Sur (da oggi in beta pubblica) e più avanti con il debutto di Windows 10X la cui natura non è però ancora del tutto chiara: annunciato ormai quasi un anno fa come piattaforma per i dispositivi dual screen, è stato poi destinato ai laptop per essere più di recente etichettato come un possibile concorrente di Chrome OS.