Facciamo riferimento ai numeri rilevati e pubblicati da NetMarketShare (link a fondo articolo) per capire come nel mese di maggio è stata divisa la quota di mercato tra i vari sistemi operativi in circolazione. Il periodo analizzato ha visto gran parte della forza lavoro nel mondo attiva da casa in modalità smart working così come l’ambito educativo adottare in massa gli strumenti della didattica a distanza.
Sistemi operativi: il market share a maggio 2020
Prendendo in esame le piattaforme destinate ai computer desktop e laptop, la famiglia Windows nel suo insieme perde una frazione di punto percentuale (da 86,92% a 86,69%). Lo stesso vale per macOS (da 9,75% a 9,68%), mentre Linux prosegue nel suo percorso di crescita (da 2,87% a 3,17%).
Il discorso cambia se si prendono in considerazione le singole edizioni con Windows 10 in salita (da 56,08% a 57,83%) condividendo il trend con macOS 10.15 (da 4,15% a 4,39%) e Ubuntu (da 1,89% a 2,11%). Segno positivo anche per le altre distribuzioni del pinguino (da 0,97% a 1,04%). Giù invece Windows 7 (da 25,59% a 24,28%), Windows 8.1 (da 3,28% a 3,04%) e macOS 10.14 (da 2,62% a 2,46%) con tutta probabilità per fattori legati ad update e upgrade.
Chrome OS di Google, presente sui dispositivi della linea Chromebook diffusi soprattutto nel contesto scolastico, rimane inchiodato da ormai un intero trimestre allo 0,40%.
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Focalizzando l’attenzione sul mercato PC, è della scorsa settimana la previsione formulata da Gartner che stima un rallentamento nei volumi di vendita entro fine anno pari al 13%. Una brusca frenata per il settore che invece nel 2019 aveva fatto registrare buoni risultati.