“È un segnale importante per la difesa dell’ambiente e la tutela della legalità nel nostro paese. Sono convinta che, con l’opportuno rodaggio previsto e con gli interventi che si renderanno necessari per andare incontro agli operatori, il Sistri partirà al meglio e si rivelerà un utilissimo strumento per le aziende e per la protezione del territorio”. Così ha parlato il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, intervenuto per annunciare il ripristino del noto sistema per la tracciabilità elettronica dei rifiuti . Un salvataggio in extremis, dopo la scure mostrata dalla manovra finanziaria dello scorso agosto.
La Commissione bilancio del Senato ha così deciso di far partire il sistema dal prossimo 9 febbraio , per permettere alle varie imprese di adeguarsi alle nuove prassi, oltre che per comprendere al meglio le sue procedure di utilizzo. Procedure che – almeno finora – sono state più volte considerate instabili ed eccessivamente complesse.
Plauso da parte dei senatori del Partito Democratico (PD) Roberto Della Seta e Francesco Ferrante: “ora però il governo deve impegnarsi, da oggi fino all’entrata in vigore delle nuove procedure, per correggere i tanti difetti che hanno impedito finora l’efficace avvio del sistema complicando inutilmente la vita ad imprese e operatori”.
Stando al recente provvedimento per la rinascita del sistema, le oltre 400mila imprese per le quali il Sistri sarebbe dovuto entrare in vigore in questi giorni hanno 5 mesi in più per dotarsi di tutti gli apparecchi necessari al suo funzionamento . Alla fine dello scorso maggio era stato proprio il ministro Prestigiacomo a dover rinviare la partenza del sistema a questo settembre.
Mauro Vecchio