Era stato rinviato “al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema”. Il ministero dell’Ambiente ha ora annunciato il ripristino del travagliato sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti Sistri , con un decreto firmato dal ministro Corrado Clini in attuazione del cosiddetto Decreto Sviluppo sulla base dei rapporti dell’Agenzia per l’Italia digitale oltre che del parere espresso dall’avvocatura generale dello Stato.
“Il decreto è un atto dovuto, come previsto dall’articolo 52 del decreto legge 83 del 2012, convertito nella legge 134 del 2012 – ha spiegato il ministro Clini – La tracciabilità del flusso di rifiuti è anche un obbligo europeo. Attivare il Sistri è soprattutto un dovere morale: l’assenza di un sistema di tracciabilità dei rifiuti è un assist intollerabile a chi evade gli impegni ambientali e soprattutto alla malavita organizzata e alle ecomafie”.
Già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il testo del decreto reca i “termini di riavvio progressivo del Sistri”, che nelle parole dello stesso Clini entrerà in funzione “in modo progressivo e flessibile, con oneri ridotti come richiesto dalle imprese”. Questa forma di reintroduzione graduale permetterà ai vari operatori di verificare quei dati inseriti all’interno del sistema per l’aggiornamento dei software di utilizzo .
Nel primo periodo – dal prossimo 30 aprile al 30 settembre 2013 – di operatività del Sistri saranno quei produttori di rifiuti speciali pericolosi con più di 10 dipendenti a dover procedere con l’allineamento dei dati e delle informazioni già inserite nel sistema. “Per queste imprese il sistema sarà pienamente operativo a partire dal 1 ottobre 2013”, si legge nel testo del decreto firmato da Clini.
Per tutti gli altri operatori questo periodo di “allineamento” sarà compreso tra il 1 ottobre 2013 e il 2 marzo 2014 , in cui potranno essere “introdotte modifiche e semplificazioni necessarie per il migliore funzionamento del sistema e per la riduzione degli oneri amministrativi ed organizzativi a carico delle imprese”. In sostanza, il Sistri sarà pienamente operativo dal 3 marzo del 2014 .
L’annuncio del ripristino del sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti segue di pochi giorni lo scandalo deflagrato con le indagini della Procura di Napoli che hanno portato all’arresto di 22 persone tra cui l’ex-AD di Selex (Finmeccanica) Sabatino Stornelli. Nelle intercettazioni telefoniche condotte dagli inquirenti napoletani, i vertici di Selex avrebbero esercitato pressioni sul ministero dell’Ambiente per ottenere “sanzioni nei confronti di associazioni inadempienti”, ovvero quelle che ancora non si erano iscritte al Sistri.
Continua poi ad imperversare il fuoco delle polemiche , questa volta alimentato dai vertici di Confartigianato: “Tra i balzelli tributari e burocratici che penalizzano le piccole imprese artigiane ha dato pessima prova di sé in questi anni il Sistri, il sistema di controllo per la tracciabilità dei rifiuti che ha costretto gli imprenditori, prima della sua sospensione, ad adempimenti eccessivamente brigosi e costosi, non a taglia di piccola azienda”.
Mauro Vecchio