“Il Sistri è un progetto che non può essere messo da parte e non può non trovare una soluzione definitiva, e in tempi ragionevolmente brevi”. Parola dell’attuale ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, in una recente audizione al cospetto della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cosiddette ecomafie.
“Decidere spetta al Ministero dell’Ambiente – ha precisato Passera – ma nessuno di noi si tira indietro, sarebbe motivo di orgoglio per il Governo portare in fondo una cosa che va avanti da troppo tempo. Questo progetto non può essere messo da parte perchè serve per combattere l’ecomafia e il mancato rispetto delle regole”.
Era stato lo stesso Ministro dello Sviluppo economico a maneggiare la pietra tombale sul sistema per il tracciamento elettronico dei rifiuti, la cui adozione era stata prorogata all’ultimo giorno del 2013 . Sistri era dunque stato rinviato “al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema”.
Un sistema che, sempre secondo Passera, potrebbe risultare migliore. “Pur condividendo l’obiettivo della tracciabilità e della lotta alla criminalità – ha concluso il ministro – condividiamo l’opinione delle imprese per una maggiore semplicità, un minor costo e un migliore funzionamento”.
Proprio di costi sono tornate a parlare tutte quelle imprese che nel biennio 2010/2011 avevano versato il famoso contributo annuo per il funzionamento del Sistri. Per riavere i soldi indietro , le aziende dovranno “attendere gli esiti delle nuove verifiche amministrative e funzionali”, e le conseguenti scelte sul futuro dello stesso sistema.
Nel frattempo, la società di Finmeccanica Selex Service Management ha chiesto la specifica procedura di Cassa integrazione ordinaria dopo lo slittamento annunciato da Passera. Dal comunicato ufficiale:
“La Cig interesserà la totalità del personale inizialmente per 13 settimane, mentre il futuro dipenderà dalle decisioni del ministero dell’Ambiente, a cui il decreto assegna la responsabilità di definire la nuova data di avvio del sistema, fermo restando la piena disponibilità di Finmeccanica a recepire le eventuali indicazioni del ministero necessarie a rendere il sistema stesso ancora più rispondente alle esigenze degli utenti. Selex SeMa, concessionaria del servizio ha sostenuto in questi anni ingenti investimenti, pari a circa 260 milioni di euro, per realizzare quanto previsto dal contratto in essere stipulato con il Ministero dell’Ambiente a fine 2009 per un valore complessivo di 336 milioni di euro. Questo ulteriore rinvio, insieme ai ritardi nei pagamenti già accumulati, rischia di pregiudicare le iniziative di rilancio da tempo avviate da Selex Service Management”
Mauro Vecchio