Web – Non c’è pace per il sito dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio. Il sito www.opec.org sembra diventato, nei giorni caldi della crisi dei prezzi sul mercato del petrolio, un bersaglio per cracker di varia estrazione.
Chi si fosse recato ieri pomeriggio sul sito dell’Organizzazione avrebbe trovato la “firma” lasciata da crackers che si dichiarano di origine brasiliana: “OPEC owned by Dr_Delete and IZigFredI – Greets: #MAP and ReVoLuTiOn — Brazil rules!”
Nei giorni scorsi, come si ricorderà , il sito dell’OPEC era stato colpito da un hacker che aveva scelto di non buttarlo giù e si era limitato ad annunciare la propria protesta contro l’energia spesa dai paesi ricchi per parlare dei prezzi del petrolio, energia di gran lunga superiore a quella profusa per aiutare le popolazioni più povere del Mondo. Una protesta, dunque, dallo “spessore” ben diverso da quella che Punto Informatico ha trovato sul sito OPEC ieri pomeriggio.