Roma – Al centro di una operazione contro la diffusione di musica in rete condotta nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza, e della conseguente inchiesta su mp3 e P2P, uno degli amministratori di uno dei siti nel mirino degli inquirenti racconta a Punto Informatico il suo punto di vista su cosa è successo e su quanto accadrà.
Punto Informatico: Ti consideri il gestore di Mp3webnetwork? Per quanto tempo è stato attivo il tuo sito, ora sotto sequestro?
G: Innanzitutto io non sono il gestore di MWN in quanto non aveva un gestore ma eravamo una decina di amministratori in quel forum. Tengo a sottolineare che io né nessun altro amministratore ha registrato a suo nome lo spazio web per cui non eravamo dotati di username e password per accedere allo spazio ftp.
PI: Il sito conteneva solo dei link..?
G: Inizialmente era nato come forum di discussione musicale poi, notando parecchi individui interessati alla musica da ballo è stato quasi spontaneo iniziare a inserire link contenenti musica per scambiarci mp3. Tutti noi, appassionati del genere musicale da discoteca ci incontriamo quasi saltuariamente in chat su mIRC per fare 4 chiacchiere, tenersi informati sulle nuove uscite e sparare un sacco di stupidate. Per quanto riguarda l’attività del sito beh, sotto vari nomi è stato attivo un paio di anni.
PI: Quando hai avuto sentore che stava succedendo qualcosa, che qualcuno si era risentito per la vostra attività?
G: Quando nel forum cominciarono a registrarsi utenti che producevano le canzoni. Questo aveva fatto sorgere la domanda: e se si incazzano?… Però abbiamo notato con molto stupore che erano gli stessi artisti a chiederci di inserire i loro pezzi o, contattandoli anche telefonicamente, in certi casi non erano contrari alla cosa.
PI: Sui media si è letto di migliaia di file mp3 scaricabili dal vostro sito e da un altro, emmerredj, finito nel mirino della stessa inchiesta. Si parla anche di copertine di CD….
G: Sì, infatti a fianco di certi link erano presenti anche le cover dei cd singoli o delle compilation che erano lincati in alcuni post.
PI: I file di cui si parla erano protetti da diritto d’autore. A tuo giudizio avevi il diritto di agevolare la vita a chi voleva scaricarli senza un accordo preventivo con le case discografiche detentrici dei diritti?
G: Il forum è nato come poco sopra precisato per una generale passione musicale nei confronti della musica da ballo. Noi appassionati abbiamo avuto modo di entrare in contatto telefonicamente o in chat con numerosi produttori di musica dance nell’ambito italiano e non. Tutti questi hanno sempre approvato l’inserzione dei loro pezzi (spesso fornivano loro in anteprima i loro promo per posizionare il link nel forum). Inoltre molti link presenti erano remix fatti in casa dagli stessi utenti del forum o addirittura di persone che sono cresciute con il forum inserendo le loro produzioni e arrivando col tempo addirittura a stampare un disco!
PI: Mi hai detto di aver letto in giro moltissime inesattezze. A cosa ti riferisci in particolare?
G: Le inesattezze, in particolare sui giornali locali, sono riferite al fatto che noi mediante dei banner avremmo guadagnato dai 2000 ai 3000 euro alla settimana, che il server del forum sarebbe stato locato nella mia abitazione e che mi han preso migliaia di CD da casa? non ne avevo manco uno… Innanzitutto tengo a precisare che banner non ve ne erano tranne un anno fa quando ancora il nuovo forum era in fase di studio. Ne era stato messo uno, e a chi era intestato Dio solo lo sa, dato che in quel forum ci mettevano le mani in molti di cui neppure conosco i nomi, in certi casi solo i nick di chat.
PI: Ti aspettavi una reazione del genere? L’avevi preventivata?
G: Di certo no, non avrei mai immaginato che la cosa sarebbe diventata cosi “grossa”.
PI: FIMI ha applaudito all’inchiesta e ha assicurato che chiederà risarcimenti significativi. Cosa ne pensi?
G: Non so che dire riguardo alla questione risarcimento, so solo che loro pensano che questa sia una manovra che funge da deterrente per lo sharing di file musicali nella rete ma sono altresì convinto che questo episodio come molti in questi ultimi mesi non fermerà lo scambio di musica dalla rete, ormai l’mp3 è alla portata di tutti. Solo abbassando i prezzi dei CD musicali forse riuscirebbero a risolvere qualcosa.
D’altronde se un disco piace lo si compra, questo è il mio pensiero. Ho comprato parecchi dischi in vinile e CD singoli e compilation pagando parecchio proprio perché se un disco piace uno lo compra.
PI: Ora cosa succederà? Quanto tempo ci vorrà prima che il caso venga dibattuto?
G: Vorrei sapere anche io cosa succederà, so solo che le indagini sono concluse, so che mi aspetterà un bel processino…. tra dei mesi. E intanto il mio PC e quello di mia sorella con su le sue cose di lavoro, dopo piu di 4 mesi ancora non si vedono.
PI: Tornerà online il tuo sito? Stai progettando altre attività in rete?
G: Assolutamente no, non intendo più essere tra “i piani alti” di siti analoghi; al giorno d’oggi c’è gente che scioglie le persone nell’acido e gira indisturbato in strada, c’è gente che mette link ad mp3 e rischia 3 anni di reclusione pregiudicando il proprio futuro.
Intervista a cura di Paolo De Andreis