Roma – In una nota dai toni insolitamente ultimativi, Adiconsum ha formalmente diffidato l’ Autorità TLC per non avere ancora preso una decisione in merito ai comportamenti di SKY Italia che Adiconsum ritiene illegittimi e lesivi dei diritti dei consumatori.
L’Associazione dei consumatori attacca su tutti i fronti le politiche di SKY, in particolare la sostituzione dei decoder con l’ormai celeberrimo SKYBOX che, basandosi solo sulla codifica NDS, “non offre ai consumatori la possibilità di ricevere liberamente i programmi radiotelevisivi in chiaro” né consente “il completo riordino dei canali in maniera semplice secondo un sistema personalizzato dall’utente”.
Non solo, Adiconsum accusa SKY di distribuire lo SKYBOX anche a chi già possiede decoder basati sul sistema SECA o Multicrypt, “obbligando la sostituzione e rendendo i decoder acquistati inutilizzabili per la ricezione dei programmi a pagamento di SKY, costringendo, quindi, ad avere due decoder per la ricezione completa di tutti i programmi digitali satellitari, nonostante la legge sul decoder unico”.
L’Associazione poi considera “decisione unilaterale e gravemente lesiva” dei diritti dei consumatori il fatto che SKY rescinda il contratto “a tutti gli abbonati che si dichiarano intenzionati a non utilizzare lo SKYBOX NDS”. E accusa l’operatore satellitare di non verificare nemmeno la consegna dello SKYBOX, provvedendo alla disattivazione del segnale SECA2 e trasferendolo su NDS anche se l’abbonato pagante “non ha ricevuto gli apparati necessari alla ricezione”.
Tutto questo, segnala l’Associazione, in un contesto in cui l’acquisto dei decoder Multycript (common interface) è del tutto legittimo e garantito dalle leggi e anzi, spiega Adiconsum, i decoder acquistati dagli utenti, “al contrario del decoder SKYBOX”, rispettano tutte le norme di settore.
A queste accuse si è aggiunta per l’ennesima volta quella relativa alla decisione che avrebbe preso SKY di non fornire ai costruttori di decoder le CAM NDS, necessarie alla realizzazione di prodotti alternativi allo SKYBOX da immettere sul mercato.
Per questo, per quelle che considera ripetute violazioni della legge da parte di SKY e per l’assenza di una qualsiasi decisione in merito ai ricorsi presentati da lunghi mesi all’Autorità nonché per il fatto che l’Antitrust ha “passato la palla” di una decisione proprio all’Authority TLC, Adiconsum “denuncia, invita e diffida” quest’ultima “a deliberare entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente su tutta la materia qui descritta”.
“In assenza di delibera nei tempi richiesti – conclude la lettera di Adiconsum – questa Associazione si vedrà costretta a tutelare collettivamente i diritti ed interessi dei consumatori, presso le competenti sedi giudiziarie”.