Milano – A Sky le antenne paraboliche non bastano più. Agli operatori i servizi telefonici non bastano più. Nessuno si deve dunque stupire se la pay-tv cerchi altre strade di diffusione, come la connettività Internet e in quest’ottica si inseriscono – come una logica conseguenza – gli accordi siglati dal gruppo che fa capo a Rupert Murdoch con Wind e Telecom Italia per trasmettere, via broad band, tutto il bouquet Sky al gran completo.
Dopo la conferma dell’accordo siglato con Wind-Infostrada – preannunciato dalla stampa alcune ore prima dell’ufficializzazione – anche da Telecom Italia giunge l’ annuncio della partnership sottoscritta con Sky. Entrambe le compagnie telefoniche diffonderanno l’offerta completa di Sky (170 canali) – e non solo i canali Premium (già disponibili su Alice Home TV) – inclusi i contenuti in Alta Definizione.
Le due compagnie telefoniche si avventurano dunque nel campo della TV, anche se – non è superfluo precisarlo – in veste di ripetitori nonwireless , o più semplicemente rivenditori, confidando nella possibilità che l’IPTV possa essere più profittevole del business telefonico, divenuto con il tempo meno redditizio per via della riduzione delle tariffe che ormai il mercato attuale ha imposto agli operatori. Ma che il business dell’IPTV sia una miniera d’oro è ancora tutto da dimostrare .
Dario Bonacina